Renzi si è dimesso, consultazioni da domani
"Col sorriso più largo e chiaro salgo al Colle per rassegnare le mie dimissioni". Come annunciato, Matteo Renzi ha chiuso la sua esperienza di governo. Dopo aver incassato la fiducia sulla manovra al Senato è stato lo stesso premier ad anticipare l'appuntamento delle 19 al Quirinale per le dimissioni. Giusto il tempo di parlarne, in una riunione lampo, alla Direzione del Pd per formalizzare la proposta del governo di 'responsabilità' già anticipato ieri. In 19 minuti (e in una enews pubblicata poco prima di entrare al Nazareno) il premier dimissionario ha tracciato la sua via: "La responsabilità deve esserci per tutti, non solo del Pd". Renzi ha sottolineato: "Non sono io a decidere ma devono essere i partiti, tutti i partiti, ad assumersi le proprie responsabilità. Il punto non è cosa vuole il presidente uscente, ma cosa propone il Parlamento". Una strada che al momento non appare particolarmente agevole, con il M5s subito pronto a insistere per il voto immediato, e che il capo dello Stato vedrà se è percorribile da domani alle 18, quando prenderanno il via alle le consultazioni con Pietro Grasso per chiudersi sabato pomeriggio con il gruppo del Pd. Renzi, dal canto suo, ha messo il democratici davanti ai fatti: se i partiti vorranno le elezioni, "si dovrà attendere la sentenza della Consulta di martedì 24 gennaio e poi votare con le attuali leggi elettorali, come modificate dalla Corte". Un doppio voto, in sostanza, con un esito che potrebbe essere imprevedibile anche con maggioranze diverse. E se così dovesse essere, "noi non abbiamo paura di niente e di nessuno - ha chiarito il segretario Pd - Se altri vogliono votare, subito dopo la sentenza della Corte, lo dicano chiaramente. Il Pd non ha paura della democrazia e dei voti". Lui, intanto, si è preso un break. Perchè tra gli annunci fatti in Direzione c'è anche quello che Renzi non farà parte della delegazione che salirà al Quirinale e che poi riferirà alla Direzione riunita in sede permanente. Ne faranno parte Lorenzo Guerini, Matteo Orfini, Luigi Zanda e Ettore Rosato. "Domattina torno a casa per festeggiare gli 86 anni della mia nonna più giovane. Poi ho un torneo alla Playstation con i miei figli, speriamo di avere più fortuna di quanta ne ho avuta qui con qualcun altro...", ha spiegato lo stesso leader Pd. Che però, chiudendo la sua enews, più che i toni dell'addio ha scelto quelli dell'arrivederci: "Troveremo un modo per non disperdere la bellezza di quello che avete fatto. Di quello che siete. Ci sono milioni e milioni di italiani che credono a un altro modello di politica". Per Renzi "è già tempo di rimettersi in cammino".