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Referendum costituzionale, anche Jean Claude Juncker vota sì

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Nelle intenzioni voleva essere sicuramente un aiuto. Ma c'è da scommetterci, quando stamattina Matteo Renzi, ha letto l'intervista del presidente della Commissione Ue Jean Claude Juncker a La Stampa, qualche maledizione l'avrà tirata. Perché il premier, per provare a vincere il referendum del prossimo 4 dicembre, ha provato in tutti i modi a smarcarsi dall'Europa "cattiva" dei burocrati di Bruxelles (in uno dei suoi #Matteorisponde ha persino eliminato la bandiera Ue dallo sfondo). E invece il "perfido" Juncker gli ha rovinato buona parte dei suoi progetti. Anzitutto ha spiegato che lui e Matteo, quando discutono "a quattr'occhi i problemi dell'Europa" non la pensano così diversamente: "Siamo d'accordo". Poi ha fatto la sua dichiarazione di voto: "Non so se sarei utile a Renzi dicendo che vorrei che vincesse il Sì. Mi limito a dire che non vorrei vincesse il No. L'Italia è una grande nazione e Renzi ha contribuito a questo. Bisogna ammetterlo".

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