Il referendum costituzionale e la saponetta Scalfarotto denuncia lo spot omofobo
Un'immagine, scusate il giro di parole, "scivolosa". È quella postata dal sottosegretario Ivan Scalfarotto sul proprio sito per denunciare la deriva omofoba della campagna per il No al referendum costituzionale. L'immagine non lascia spazio a molte interpretazioni. Una saponetta con la scritta "Basta un sì" per terra e i piedi di un uomo. "È un'immagine profondamente (e abbastanza schifosamente) omofoba, punto - scrive Scalfarotto -. So che ora mi toccherà spiegarlo a parole per quelli – anche fior di intellettuali progressisti – che fanno finta di non capirlo. Provvedo subito: una cosa è usare espressioni come "vaffanculo" o "presa per il culo", una cosa è raffigurare una persona che raccogliendo una saponetta si mette "a rischio" di essere sodomizzata. Se raccogli la saponetta del sì, insomma, ti accade una cosa terribile, certamente non desiderabile, sarai fatto oggetto di una violenza, e per di più con l'inganno".