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Scuola, la Camera va avanti. La protesta pure

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Stralciato l'articolo 17. La norma, che regola il 5 per mille, al centro della mediazione tra governo e minoranza dem LEGGI ANCHE Gli studenti assediano Montecitorio - GUARDA LA DIRETTA

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Fuori da Montecitorio il sit-in contro la Buona Scuola. Sul web corre l'hashtag "noalddldistruzione". Intanto, Laura Boldrini annuncia che domani alle 11.30 inizieranno le dichiarazioni di voto finale sul ddl scuola. L'articolo 17 della riforma sul 5 per mille è stato al centro di una mediazione del Partito democratico con la minoranza dem. Con l'eliminazione di questo, la minoranza interna ritirerà un emendamento sulle scuole paritarie. La proposta di stralcio è stata approvata dall'Aula con 380 sì e 13 no. Ieri, i no di Fassina avevano spaccato la maggioranza. L'articolo 17 è stato dunque stralciato e potrà essere riproposto con le relative coperture nella legge di Stabilità. Prima, la relatrice di maggioranza, Maria Coscia, aveva chiesto di accantonarlo visto che si attendevano ulteriori pareri della commissione Bilancio di Montecitorio. Ma dalle minoranze era partita la protesta. Subito dopo è lo stesso ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini, a formulare il "parere conforme" da parte del governo che porta dunque allo stralcio della misura. Il ministro sottolinea, sempre prendendo la parola in Aula, che "il governo condivide le riflessioni espresse dalla maggioranza e si impegna, ritenendo validissimo il principio che introduce, a un successivo provvedimento magari che affronta temi di natura fiscale". Articoli 18 e 19. Arriva l'ok anche per gli articoli 18 e 19. Il primo prevede un credito d'imposta del 65% per il biennio 2015 e 2016 e del 50% per il 2017 per chi effettua erogazioni liberali in denaro per la realizzazione di nuove scuole, manutenzione e potenziamento di quelle esistenti, sia statali che paritarie:   Passa articolo 18 su school bonus tutti possono contribuire al miglioramento della scuola #labuonascuola @Montecitorio — Stefania Giannini (@SteGiannini) 19 Maggio 2015 Mentre il 19, sulla detraibilità delle spese sostenute per la frequenza scolastica, passa dopo un dibattito a tratti acceso, con il sì anche di Forza Italia, mentre Stefano Fassina, del Pd, ha votato contro. No anche da Sel e Movimento 5 stelle, che hanno contestato la possibilità che con questa norma sostanzialmente si sostengano le scuole private. I lavori dell'Aula in mattinata. La Camera ha approvato l'articolo 16 del ddl di riforma della scuola con 327 sì, 89 no e 16 astenuti. Si tratta della norma che prevede l'istituzione del Portale unico dei dati della scuola, nonché, a decorrere dall'anno scolastico successivo alla data di entrata in vigore della legge, di un progetto sperimentale per la realizzazione di un servizio di assistenza alle scuole nella risoluzione di problemi connessi alla gestione amministrativa e contabile. Il Portale, gestito dal Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, sentito il Garante per la protezione dei dati personali, rende accessibili i dati del curriculum dello studente e il curriculum del docente. Approvato anche l'articolo 15 con 295 sì, 96 no e 31 astenuti. Si tratta della norma sul "Personale scolastico in posizione di comando, distacco, fuori ruolo o utilizzazione presso altre amministrazioni pubbliche. Via libera anche all'articolo 13 che prevede l'istituzione di un fondo di valorizzazione del merito dei docenti. Segui la diretta.

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