"Al gerarca Graziani ci pensi An"
La Russa, membro del Cda, prova a coinvolgere la Fondazione per il Mausoleo LEGGI ANCHE "Illegittimo l'ultimo congresso"
Una sottoscrizione popolare per «sostituire» la Regione Lazio nel finanziamento del museo di Affile intitolato a Rodolfo Graziani. Con la Fondazione Alleanza Nazionale che dovrebbe impegnarsi per sostenere la metà della spesa totale: 17 dei 34mila euro che la Giunta Zingaretti ha revocato. È l'idea lanciata da Ignazio La Russa una volta appresa la notizia della marcia indietro della Regione Lazio. La Russa, pur essendo seduto nel CdA della Fondazione An, ci tiene a sottolineare di non parlare per l'ente, ma solo a titolo personale. Tuttavia intende portare al più presto la questione all'attenzione del CdA. «In linea teorica - spiega l'esponente di Fratelli d'Italia - un'operazione del genere non rientrerebbe tra i compiti statutari della Fondazione, che è tenuta a valorizzare il patrimonio storico della destra rappresentata da Alleanza Nazionale. Ma ciò non vuol dire che non si possa immaginare, come è accaduto in passato, anche finanziamenti di tipo diverso. Anche perché si rimedierebbe a una mancanza di un altro ente». Un ente, la Regione Lazio, che ha contestato al Comune di Affile il cambiamento in corso d'opera degli obiettivi del finanziamento. La somma, è la spiegazione del presidente Zingaretti, era stata stanziata per sostenere la creazione di un anonimo museo del soldato e invece, alla fine, il Comune ha deciso di intitolare il Mausoleo al «Maresciallo d'Italia» Rodolfo Graziani, già ministro della Guerra di Mussolini. La Russa immagina un ampio coinvolgimento popolare, ma naturalmente la questione dovrà essere portata innanzitutto sul tavolo del Consiglio d'Amministrazione della Fondazione. Che, tra l'altro, potrebbe anche esaminare presto l'appello per la Chiesa Santa Rosa di Predappio lanciato dalle colonne de Il Tempo dalla consigliera comunale Angela Ferrini. Anche se, sulla questione, l'esponente di Fratelli d'Italia si mostra scettico: «La Fondazione si occupa di altro - spiega - ma non escludo che si possa valutare anche questa situazione. Personalmente, però, mi chiedo perché di questo edificio non si occupino gli enti preposti. La Chiesa o il ministero della Cultura, ad esempio». Non una chiusura assoluta, ma il chiarimento necessario dei principi che ispirano le spese della Fondazione: «Noi abbiamo stabilito di dare priorità ai tre canali di spesa già stabiliti per il 2015: le manifestazioni sull'identità nazionale - prendendo spunto dal centenario della Prima Guerra Mondiale -, l'avviamento di una "palestra" di formazione politica-culturale, che ha visto già l'adesione di Marcello Veneziani, e infine la stesura di un rapporto sullo stato della Nazione, che verrà pubblicato ogni anno il 28 gennaio, data della nascita di Alleanza Nazionale». Sulla stessa lunghezza d'onda un altro esponente del CdA della Fondazione, il vicepresidente del Senato Maurizio Gasparri. «Non conosco bene i termini della questione riguardante la Chiesa di Predappio perché, trovandomi in Bulgaria, non ho avuto modo di leggere l'appello - spiega Gasparri - però, francamente, non so se il restauro di una chiesa rientra negli obiettivi della Fondazione. Certo, se l'edificio avesse un particolare valore storico sarebbe diverso, ma sono tanti i monumenti che necessiterebbero di un restauro. La Fondazione non può certo occuparsi di tutti...».