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Muscarella: «Ora impugniamo l'elezione»

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«Impugneremo l'elezione di Capone. È irregolare. Non sono stati rispettati né i principi della democrazia associativa né regolamento e statuto». Salvatore Muscarella, rappresentante dell'Ugl Poste non ha dubbi sulle azioni che la sua corrente è pronta a mettere in campo contro quelle l'autoproclamazione di Capone alla segreteria nazionale della Ugl. Un consiglio nazionale abbastanza movimentato. «Si sono presentati 178 delegati su 209 e per l'elezione il quorum richiesto era 138 voti. I candidati erano due. Io e Capone». Fin qui ci siamo. Cosa ha scatenato il caos? Avevamo chiesto il voto segreto per il voto. Ma non è stato approvato. Così quando si è trattato di votare il nuovo segretarioha detto: "Votiamo a favore di Capone". Poi senza chiedere il voto per me ha detto: "Capone è il segretario"». Ma sembra una barzelletta? «Non lo è. E infatti gli animi si sono surriscaldati e si sono accesi dei tafferugli. Così con Capone, per evitare il peggio, abbiamo cercato di trovare una mediazione fino a mezzanotte. Mi ha detto che non c'era ancora il segretario nominato» Onesto «Sì. Peccato che il giorno dopo mi ha chiamato e mi ha detto: "Il segretario sono io". E dire che avevamo puntato sulla trasparenza dell'elezione». Che farete adesso? «Se non ci sono ripensamenti impugneremo la sua proclamazione. E irregolare».

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