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Berlusconi al congresso Ppe, i giudici dicono "No"

Berlusconi

Il veto dei magistrati viene motivato con il ritiro del passaporto all'ex premier dopo la condanna definitiva per frode fiscale nell'ambito della vicenda Mediaset

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Il tribunale di Milano ha negato a Silvio Berlusconi il permesso di recarsi al congresso del Ppe in programma il 6 e 7 marzo a Dublino. Il "no" dei magistrati viene motivato con il ritiro del passaporto all'ex premier dopo la condanna definitiva per frode fiscale nell'ambito della vicenda Mediaset. Già nel dicembre scorso, i magistrati milanesi avevano respinto la richiesta di Berlusconi di andare a Bruxelles sempre in occasione di un vertice del Partito Popolare Europeo. La decisione dei giudici del Tribunale in funzione di giudici dell'esecuzione è stata avallata dalla Procura che ha dato parere contrario alla concessione del permesso. Il congresso del Partito popolare europeo è stato convocato per l'elezione del presidente del Ppe e per l'elezione del candidato del Ppe alla presidenza della Commissione europea. Per quanto riguarda la presidenza del Ppe il congresso sarà chiamato a votare la conferma di Joseph Daul. Dura la reazione della deputata di Forza Italia Daniela Santanchè: "Vergognosa la decisione del tribunale di Milano. Dovrebbero spiegarci quali motivazioni inducono a negare il permesso al leader del maggiore partito di centrodestra a recarsi a Dublino il 5 e 6 marzo in occasione del congresso Ppe, con le elezioni europee alle porte. La mia è molto chiara: che certi magistrati continuano a fare politica, calpestando l'ordinamento. Dobbiamo reagire, anche per salvaguardare la tripartizione dei poteri, prevista dalla nostra Costituzione".  

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