«Saremo pure antisionisti ma non spediamo teste di maiale»
«Io mi dichiaro sempre antisionista, ma le teste di maiale non riguardano noi. Forse se le sono mandate tra di loro. Questa storia è già un arresto preannunciato». Maurizio Boccacci, esponente del movimento Militia, interpellato da Il Tempo, prende le distanze da quanto accaduto a Roma alla vigilia della Festa della memoria, ricorrenza internazionale che ricorda le vittime dell’Olocausto. Oltre ai pacchi con le teste di maiale, infatti, arrivate alla comunità ebraica, su alcuni muri della Capitale sono anche apparse scritte antisemite firmate proprio da Militia. Una vicenda complessa, sulla quale anche le forze dell’ordine e la Digos in particolare stanno indagando per risalire ai responsabili, ma che in ogni caso apre una finestra sul panorama dell’estrema destra romana e sulle differenze ideologiche esistenti al suo interno. Si tratta di una realtà frammentata in diversi gruppi, ma molto attiva a livello sociale e politico. La galassia dell’estremismo di destra rappresenta, da diversi anni, una componente importante nel panorama politico post-fascista dell’Italia. Tra le compagini più attive nella Capitale, e non solo, sicuramente Casapound, Forza Nuova, Militia e il Movimento sociale europeo sono quelle che meglio rappresentano questa realtà, pur con marcate differenze al loro interno. Se, infatti, da una parte tutti rivendicano le loro radici nella destra estrema, dall’altra su temi etici, politici e sociali le posizioni sono in alcune circostanze contrastanti. E’ proprio il caso recente delle scritte antisemite e dell’invio delle teste di maiale. Se da più parti, infatti, è arrivata la condanna per il gesto e per il rigurgito antisemita che ha prodotto, da parte di Militia la posizione è diversa. Tutti i gruppi dell’estrema destra romana sono comunque nati sulle basi ideologiche del Movimento sociale italiano, della sua componente giovanile Fronte della Gioventù, oltre che dal Fronte universitario di azione nazionale. Esiste, comunque, una netta differenziazione tra le varie fazioni che, in un modo o nell’altro, pur riconoscendosi nei temi dell’identità nazionale e della difesa dei valori italici, accettano di buon grado di confrontarsi con realtà e culture diverse. Casapound Italia può essere considerata un esempio lampante di evoluzione ideologica. Nella sua sede romana di via Napoleone III, in varie occasioni si sono alternati, per confronti e dibattiti, esponenti dell’estrema sinistra, dell’Islam italiano e ideologi di varia estrazione. Il movimento, pur mantenendo le radici nel passato si dichiara laico, non razzista né antisemita. Forza Nuova, invece, tende a distanziarsi ad esempio dall’integrazione degli stranieri. Considera il cristianesimo fonte di verità assolute ed è stato molto spesso criticato per le sue posizioni radicali. Il movimento, inoltre, è stato anche tacciato di omofobia e xenofobia. Militia, poi, pone alla base della sua ideologia uno sfrenato antisionismo e, più di una volta, i suoi membri sono stati denunciati proprio per l’esposizione di scritte o striscioni apologetici anti israeliani. Le tesi politiche sono infatti incentrate sulle difesa della razza e la lotta all’immigrazione. Mentre il Movimento sociale europeo, gruppo nato da poco, pare aver assorbito nella sua dialettica le problematiche sociali del diritto all’abitare e dell’integrazione, pur non disconoscendo le radici di italianità tanto care ai movimenti della destra nazionale. Tra i temi sociali e politici portati avanti, infatti, compaiono l’antiamericanismo, il lavoro e la casa.