
Renzi: «Chi critica non ha mai fatto nulla in passato»
«Stiamo lavorando per trovare i miglioramenti con i partiti che hanno sottoscritto l'accordo. Io la chiamo una "cassetta degli arnesi"». Lo ha detto Maria Elena Boschi, responsabile Riforme della...
«Stiamo lavorando per trovare i miglioramenti con i partiti che hanno sottoscritto l'accordo. Io la chiamo una "cassetta degli arnesi"». Lo ha detto Maria Elena Boschi, responsabile Riforme della segretaria Pd, uscendo da Montecitorio dopo una riunione del gruppo per fare il punto sulla legge elettorale. «Ci sarà un pacchetto di ipotesi alternative - ha aggiunto - dopo di che c'è un termine di negoziazione perché non si può cambiare in maniera unilaterale». Oggi sarà presentato «un ventaglio di soluzioni tecniche» e «si cercherà di migliorare il testo. Ben venga il lavoro della prima commissione Affari costituzionali». Pensieri positivi quelli di Maria Elena Boschi. «Molti di quelli che criticano sono gli stessi che non hanno fatto nulla in passato. Adesso è il momento di dimostrare che cambiare si può. E si deve. L'Italia cambia verso». Ha scritto il segretario del Pd, Matteo Renzi in un documento esplicativo della proposta di legge elettorale, l'Italicum, allegata a un post su Twitter.«In questi giorni - si legge nel documento intitolato "Facciamo chiarezza" - tanti parlano di strani accordi. L'accordo che prende il nome di Italicum è il frutto delle primarie del pd dell'8 dicembre. E dopo appena un mese è già avviato in Parlamento. Finalmente la politica decide». Al termine della riunione del Pd nessun segnale concreto di apertura verso le richieste presentate da Angelino Alfano e il Nuovo Centrodestra sul voto di preferenza. Tutto rimandato a questa mattina. Sul tavolo l'ipotesi di lavorare sui nodi rappresentati dalle liste bloccate e dalle soglie, di maggioranza e di sbarramento, secondo quanto si apprende. «È stata una riunione molto serena e molto seria in cui abbiamo esaminato le parti della proposta di riforma della legge che secondo alcuni rappresentano i punti su cui focalizzare rilievi». A dirlo il capogruppo dem in commissione, Emanuele Fiano. Il Pd, spiega ancora, «presenterà vari emendamenti" di modifica, che saranno oggetto di un ragionamento con le altre forze politiche». Alcuni saranno a firma del gruppo, si apprende, altri potrebbero essere presentati dai singoli parlamentari. Nella riunione si è registrato un certo consenso sul superamento delle liste bloccate - preferenze, collegi uninominali o primarie per legge l'ipotesi sul tappeto - e si è ragionato sulle soglie della legge: un possibile innalzamento per il premio di maggioranza dal 35 al 40 per cento e lo sbarramento dell'8 in entrata troppo alto. Sul tappeto, ancora, un emendamento che possa non far "contare" nel computo dei seggi da assegnare alla coalizione vincente la quota di chi non ha raggiunto la soglia minima prevista di rappresentatività.
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