Letta: "2014 anno fondamentale" e Renzi sale al Colle
Il segretario Pd al Quirinale, scambio di idee su prospettive, confronto e iter. Il Capo del governo in visita di Stato in Messico: "Superare i ritardi del passato"
"Il 2014 rappresenta per noi un anno fondamentale, il primo anno che non si apre con un'emergenza finanziaria e si parla di opportunità di riforme e crescita. Dobbiamo e possiamo superare i ritardi del passato". Questo il pensiero che il presidente del Consiglio Enrico Letta esprime in un'intervista alla tv messicana "Televisa", durante la sua visita di Stato. "La crisi - ha spiegato il premier in Messico - obbliga l'Europa e l'Italia a mettere in campo strumenti più efficaci, lasciandoci alle spalle stanchezze del passato". Per questo, ha poi aggiunto Letta, "nel semestre italiano daremo un impulso tutto basato sulla crescita e ci sono le condizioni che il rinnovato impegno italiano sugli obiettivi del lavoro e della crescita possa aiutare l'Europa a ripartire". Perché, ha aggiunto il Capo del governo, "la sfida delle democrazie di oggi è una rappresentanza del voto che dia risultati efficaci". RENZI AL QUIRINALE Intanto, a Roma nel frattempo, il neosegretario del Pd Matteo Renzi è salito al Colle per un colloquio con il presidente Giorgio Napolitano. L'incontro è durato circa un'ora e mezza. Tra il Presidente Napolitano e il segretario del Pd Renzi c'è stao "uno scambio di idee su prospettive, confronto e iter per la riforma della legge elettorale e per le riforme isitituzionali, in attesa della sentenza della Consulta sulla legge elettorale". Per il segretario dem invece "parlare di rimpasto è una roba da prima Repubblica" e su Twitter aggiunge anche un esplicativo "#chenoia" e chiude così il suo messaggio: "Vi prego, parliamo di coseconcrete". Parlare di rimpasto è roba da prima repubblica #chenoia Vi prego: parliamo di #coseconcrete — Matteo Renzi (@matteorenzi) 13 Gennaio 2014 LEGGE ELETTORALE "Abbiamo costretto tutti a scoprire le carte sulla legge elettorale" ha detto Matteo Renzi incontrando presidenti di commissioni e capigruppo parlamentari del Pd. Il segretario ha ricordato le caratteristiche sulle tre proposte. "Il mattarellum ha il pregio del rapporto con il territorio, lo spagnolo puro, che non ha senso senza premio di maggioranza, spinge al bipartitismo, mentre il doppio turno senza preferenze andrebbe contro la Consulta", ha ammonito il leader del Pd.