Renzi insiste: "La web tax rappresenta un errore"
La tesi del neo-segretario del Pd non è condivisa da tutti all'interno del partito. Il "lettiano" Boccia: "Esterrefatto" dalle dichiarazioni contrarie alla tassa
La polemica sulla web tax, inserita nei giorni scorsi all'interno della legge di Stabilità, divide il Partito democratico. Oggi il neo-segretario del Pd Matteo Renzi ha dichiarato su Twitter: "La web tax è un errore per mille motivi. Evitare l'elusione è un tema sacrosanto ma non lo si risolve con questa battaglia. Chiediamo al governo, alla maggioranza parlamentare di eliminarla e porre il tema nel semestre europeo - ha aggiunto Renzi -, questi temi si devono affrontare a livello europeo". La tesi del neo segretario Pd è stata rilanciata da quattro parlamentari renziani. Ma nel Partito democratico c'è anche chi è schierato a favore dell'imposta, che obbligherà i giganti del web ad aprire la partita Iva per pagare il fisco italiano. Per il "lettiano" Francesco Boccia “Il dibattito dimostra una subalternità economica e culturale alle multinazionali americane del web. Sono semplicemente esterrefatto nel riscontrare la quantità di dichiarazioni fuori luogo”. Boccia però non è l'unico favorevole alla tassa all'interno del Pd. E' stato infatti il renziano Edoardo Fanucci a dare una forte accelerazione, con un emendamento alla manovra, alla proposta già lanciata in un Ddl da Boccia.