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Silvio rialza la bandiera liberale e liberista

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di Carlo Taormina Cosa ti vuoi aspettare da una Repubblica nata da un broglio elettorale?Questo è un Paese in cui se deve cambiare il quadro politico perché invecchiato rispetto alle esigenze del...

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Cosa ti vuoi aspettare da una Repubblica nata da un broglio elettorale? Questo è un Paese in cui se deve cambiare il quadro politico perché invecchiato rispetto alle esigenze del Paese, non ci pensano gli elettori ma i magistrati di Mani Pulite magari facendo infilare un sacchetto di plastica nella testa di un detenuto o facendo suicidare chi sta per essere ingiustamente arrestato. Se la Costituzione non va bene o non piace più, non ci deve pensare il Parlamento a cambiarla, ma ci pensa Re Giorgio ad assumere dittatorialmente tutti i poteri, ad istituire la Repubblica presidenziale e a scegliersi il governo che vuole. Ci dobbiamo stupire se, per far comandare in Italia la sinistra, Re Giorgio e tutti i poteri forti individuano nella magistratura il killer per eliminare chi da venti anni impedisce la realizzazione del sogno? E c'è da meravigliarsi se, dopo che sul piatto d'argento ti hanno portato il trofeo agognato, non lo si uccida, deludendo un killer che potrebbe vendicarsi? Tutto regolare, se consumando una illegalità costituzionale come la applicazione retroattiva della legge Severino, il Senato voti la cacciata di Silvio Berlusconi dal Parlamento perché anche questo snodo della storia della Repubblica deve passare per l'ennesimo broglio. Il voto sulla decadenza viene un giorno dopo il passaggio di Forza Italia all'opposizione e questo obbliga ad una riflessione politica. Silvio Berlusconi ha certamente qualcosa da farsi perdonare sul piano personale, non sul piano politico o dello statista perché proprio a lui si deve il rinnovamento dovuto al bipolarismo e lo svecchiamento della classe dirigente, anche se ha prodotto il mostro di Alfano e dei suoi quattro gatti appollaiati sulle poltrone. Mi ha colpito Putin che, rifiutando qualsiasi provocazione, ha tessuto l'elogio del Berlusconi politico per il suo ruolo nella comunità internazionale. Così dovremmo fare tutti evitando di cadere nella trappola del falso moralismo di sinistra. Io penso che sia venuto il momento di farlo perché Berlusconi con tutte le sue criticità, in questo momento di grande debolezza di cui il neocomunismo di Cuperlo e Renzi potrebbe profittare, è l'unica bandiera liberale e liberista che possa efficacemente sventolare e che possa prendere di petto quest'euro che ci ha fatto poveri e quest'Europa che ci soffoca. Agli italiani interessa non la decadenza di Berlusconi, ma la decisione strategica di essere passati all'opposizione, perché solo con le mani libere è possibile denunziare le nefandezze di questo governo, il gioco delle tre carte, l'asfissia fiscale di cui stiamo morendo. Per i liberali e liberisti, questi sono giorni di festa perché si può finalmente riprendere una azione politica senza ombre, senza compromessi e senza pruderie anti casta e che spesso coprono i grandi scandali di Monte dei Paschi di Siena, Finmeccanica, Ilva, e perché Berlusconi ha capito che la piazza è strumento di iniziativa politica fondamentale. Giustamente è stato detto che siamo già in campagna elettorale, che esige programmi precisi per supportare i dieci milioni tra vecchi e nuovi poteri, per ammodernare lo Stato togliendolo da sopra le spalle dei cittadini che per esso lavorano sette mesi all'anno, per affondare questa Europa e farne una nuova che non tocchi la sovranità degli Stati membri, per trasformare la giustizia mettendo fuori dalle aule di tribunale i magistrati dello Stato e sostituirli con giudici popolari. Questo è il momento di agire se non si vuole che le tante ragioni di Grillo non abbiano a prevalere perché il baratro che starebbe dietro la caduta di questo governo è una favola che può raccontare solo Alfano ai suoi quattro gatti. Voglio dire che da un male, quello della decadenza, sono nate tante cose buone come il passaggio del liberalismo all'opposizione, la libertà di azione politica di contrasto del governo, mostra di potersi tradurre in una splendida operazione elettorale, la dipartita politica dei traditori con un futuro che il rilancio del berlusconismo fa agevolmente intravedere.

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