Ingroia non è più un avvocato abusivo
Antonio Ingroia può tornare a indossare la toga, quella da avvocato. E questa volta con il titolo per farlo. Ieri l'ex procuratore aggiunto di Palermo ha prestato giuramento, presso la Corte di...
Antonio Ingroia può tornare a indossare la toga, quella da avvocato. E questa volta con il titolo per farlo. Ieri l'ex procuratore aggiunto di Palermo ha prestato giuramento, presso la Corte di Cassazione, davanti al Consiglio dell'Ordine degli avvocati di Roma. Un atto formale, ma indispensabile per iniziare la professione. E un esperto di legge come lui avrebbe dovuto saperlo bene. Invece, il 25 settembre l'ex magistrato si è seduto nell'aula bunker dell'Ucciardone nella veste di sostituto processuale del legale che difende l'associazione familiari delle vittime della strage di via Georgofili. Senza essere ancora diventato ufficialmente un avvocato. La sua richiesta di iscrizione all'Ordine della Capitale è stata esaminata e accolta il giorno successivo. E comunque questa pratica, da sola, non sarebbe stata sufficiente per esercitare la professione forense. Serve, infatti, il giuramento davanti al Consiglio. Ora spetta al Consiglio stesso decidere se denunciare alla magistratura il comportamento di Ingroia, avvocato «abusivo» per un giorno. Non certo il modo migliore per iniziare una nuova carriera. Ma l'ex pm non sembra preoccuparsene: «C'è un pò di emozione. Da un lato chiudo definitivamente col passato da magistrato, dall'altro inizio un nuovo percorso. Passare a fare l'avvocato non vuol dire passare dall'altra parte della barricata - ha spiegato dopo aver pronunciato la formula di rito - I ruoli di magistrato e avvocato sono complementari, entrambi si battono per la giustizia. Io per esempio non difenderò mai né mafiosi né corrotti». L'ultimo anno Ingroia lo ricorderà sicuramente come un anno di grandi cambiamenti. Da procuratore aggiunto di Palermo a funzionario dell'Onu. Da funzionario dell'Onu a candidato premier di «Rivoluzione civile». Dopo l'insuccesso elettorale, di nuovo pm ad Aosta. Poi l'addio alla magistratura e l'approdo al foro di Roma. Tutto in soli 12 mesi.
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