Kyenge: «La professionalità va oltre il colore della pelle»
Il ministro: «Parlo tanto di Balotelli perché mi hanno fatto tante domande ma si può parlare anche di Ogbonna e di El-Shaarawy. È stato però uno dei primi, l'apripista. Competenze e professionalità vanno riconosciute»
Villalunga di Casalgrande - «Ho parlato tanto di Balotelli perché mi hanno fatto tante domande su di lui: ma si può parlare anche di Ogbonna e di El-Shaarawy»: lo ha detto il ministro per l'Integrazione, Cecile Kyenge, riferendosi alla stella del calcio, Mario Balotelli che però non è l'unica a brillare in Italia. «Ho parlato di Balotelli - ha detto Kyenge - perché punto sui giovani talenti. Balotelli è stato uno dei primi, l'apripista, per questo ho parlato con lui, non perché sia l'unico. Sono tantissimi tra le seconde generazioni - ha concluso il ministro - devono ancora uscire quelli delle seconde generazioni». Per il ministro, «competenze e professionalità vanno riconosciute, occorre andare al di là dell'appartenenza e del colore della pelle».