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È morto l'ex ministro degli Esteri Ruggiero

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È morto, all'età di 83 anni, Renato Ruggiero. Manager e diplomatico di fama internazionale, Ruggiero è stato anche ministro degli Esteri. Nato a Napoli, membro della Commissione Cee (1970-77),...

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È morto, all'età di 83 anni, Renato Ruggiero. Manager e diplomatico di fama internazionale, Ruggiero è stato anche ministro degli Esteri. Nato a Napoli, membro della Commissione Cee (1970-77), direttore generale della politica regionale della Cee (1973-77) e dal 1980 al 1984 rappresentante permanente dell'Italia presso la Cee, ha svolto un ruolo di grande rilievo nella prima definizione dell'Unione economica e monetaria. Tornato in Italia, ha assunto successivamente le cariche di direttore generale del ministero degli Affari esteri (1984-85), segretario generale del ministero degli Affari esteri (1985-87), ministro del Commercio con l'Estero (1987-91) nei governi Goria, De Mita e Andreotti. Responsabile delle relazioni internazionali del gruppo Fiat (1991-93), presidente dell'Eni (1999), dal 1995 al 1999 è stato direttore generale della Wto, sede in cui ha contribuito al rafforzamento del multilateralismo, opponendosi con forza al protezionismo. Dal giugno 2001 al gennaio 2002 è stato ministro degli Esteri nel governo Berlusconi. Nel febbraio 2003 è stato nominato presidente del gruppo bancario Citigroup in Svizzera, e dal 2006 al 2008 ha rivestito l'incarico di consigliere per la Costituzione europea nel governo Prodi. «Scompare con Renato Ruggiero una delle grandi figure, uno dei più dotati e brillanti esponenti, della diplomazia italiana nei decenni repubblicani. Le sue non comuni qualità gli hanno garantito riconoscimenti di primo piano in sede internazionale fino alla carica di direttore generale dell'Organizzazione mondiale del Commercio. Ha ricoperto con onore e competenza molteplici incarichi di governo e nella vita sociale e culturale del nostro Paese. E soprattutto è stato tra gli italiani che più hanno creduto nell'Europa unita e hanno contribuito a costruirla» afferma il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che si dice «profondamente commosso» per «il lungo rapporto personale, di amicizia e reciproca stima che ci legò fin dagli anni dell'università a Napoli». Il ministro degli Esteri Bonino ha appreso con «profonda tristezza» la notizia della morte di Ruggiero. «Perdiamo un grande protagonista della diplomazia italiana del Novecento, che ha messo a disposizione del suo Paese un'eccezionale statura professionale e morale in tutti i numerosi incarichi che ha ricoperto come diplomatico e in altri prestigiosi contesti internazionali. Ricordiamo - prosegue la Bonino - le capacità negoziali e la lungimiranza riconosciutegli unanimemente a livello internazionale». L'ex premier Prodi lo ricorda come «un grande europeista e uomo ispirato da un profondo senso dello Stato».

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