Il Movimento Vite Sospese a Montecitorio. Boldrini li incontra
«Hanno trascorso tutta la notte davanti a Montecitorio. A nulla sono servite le promesse dei politici che ieri hanno fatto avanti e indietro dalla sede del Governo per andare a parlare con loro, e per capire i motivi della loro protesta. Sandro e Marco Biviano, due fratelli di Lipari affetti da distrofia muscolare, hanno dormito per terra e sulle loro sedie a rotelle. E con loro anche altri sette disabili», ha scritto in una nota, il Movimento Vite Sospese. «Motivo della protesta - prosegue la nota - l'impossibilità di potersi curare con il metodo Stamina. Non andremo via finché il Governo non emetterà un decreto urgente che ci permetta di ottenere le cure compassionevoli con il metodo del professor Davide Vannoni. Siamo pronti a morire pur di ottenere quello che chiediamo, abbiamo anche chiesto che ci portassero delle bare», ha detto Sandro Biviano, che era sostenuto dai rappresentanti del Movimento Vite Sospese. «Ci hanno promesso che oggi la Boldrini ci incontrerà - ha aggiunto Pietro Crisafulli, vicepresidente del Movimento Vite Sospese - Le chiederemo di farci da tramite per poter incontrare il presidente del Consiglio. Vogliamo un decreto che estenda le cure compassionevoli col metodo Staminà. Nel frattempo, il Movimento Vite Sospese ha diramato un invito ai romani: «Non lasciate soli questi nove disabili e le loro famiglie. Aiutateli a sopportare lo stress della protesta, vi chiediamo di sostenerli e aiutarli». La presidente della Camera, Laura Boldrini, in tutta risposta si è detta «disponibile» a incontrare le persone ammalate che sono riunite in un sit-in davanti Montecitorio per chiedere di essere curate con il metodo Stamina. La protesta sta proseguendo da due giorni e nove disabili hanno trascorso la notte davanti al palazzo della Camera.