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Grillo, polemica sulla condizione politica dell'Italia

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Il leader del Movimento 5 stelle incanza sul blog: «Bisogna ripulire la Penisola come fece Ercole con le stalle di Augia, enormi depositi di letame spazzati via da due fiumi deviati dall'eroe». Carfagna: «Incita all'odio e alla violenza»

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«Bisogna ripulire l'Italia come fece Ercole con le stalle di Augia, enormi depositi di letame spazzati via da due fiumi deviati dall'eroe». Lo scrive Beppe Grillo sul suo blog. «È una fatica immane ma per salvarsi, o almeno limitare i danni, bisogna risanare il Paese, vanno sradicati inciuci, connivenze, diritti acquisiti, rendite di posizione, burocrazia», aggiunge, «Il lezzo delle stalle è ormai insopportabile». «Gli sprechi sono ovunque intorno a noi - scrive Grillo -, ma non c'è alcuna volontà politica di eliminarli. Questo è ormai chiaro a tutti. La spending review è stato solo un pessimo slogan mai applicato. Da mesi il governo di capitan Findus Letta si trastulla con un punto di Iva e il rinvio dell'IMU, con l'unica decisione di rimandare le decisioni mentre l'economia tracolla. Un governo inesistente composto da figure di seconda e terza fila senza nessun peso internazionale. L'Italia è come una scimmia ipnotizzata da un pitone. Ferma, immobile, paralizzata. La mancanza di una reazione qualunque di fronte alla protervia della politica sconfina nel mistero. Sembra che un intero popolo sia in attesa di qualcosa che verrà, che percepisce, ma non ha ancora messo a fuoco. Allo "Status Quo", nuovo idolo sacro di questa democrazia malata e delle sue istituzioni, si sacrificano alla luce del sole, senza vergogna alcuna, valori etici e morali. Niente deve cambiare pena la catastrofe. Si tollera che un condannato in secondo grado per evasione fiscale si presenti in Senato sorridente e irridente a capo di un partito, che una madre e la sua bambina vengano prelevate da uno Stato straniero nella loro casa, si tollera un Parlamento di servi nominati da quattro segretari grazie a una legge elettorale feudale, si ignora la continua violazione della Costituzione. Disposti a tutto per sopravvivere, ma essersi venduti l'anima non basterà». Inoltre, il vicepresidente della Camera Di Maio è intervenuto sulle riforme Costituzionali dicendo che «modificare le parti fondamentali della Costituzione significa sovversione. La modifica di parti fondamentali come l'art. 138 della Carta si fa con la sovversione. E noi difendiamo la carta fondamentale contro una sovversione legale», ha detto in conferenza a Montecitorio. E ha aggiunto: «È la crisi più grave che vive la legge nella storia della repubblica». La Carfagna (Pdl) ha replicato al Movimento 5 Stelle dicendo che «Grillo incita all'odio e alla violenza».

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