Alfano: «Il governo? Un matrimonio d'interesse per il Paese»
Il vicepremier Angelino Alfano in un'intervista: «Comune volontà di realizzare il programma». Ha continuato dicendo che l'esecutivo: «Potrà fare solamente ciò che il centrodestra e il centrosinistra sono capaci di condividere»
«Il governo non vive della solidarietà delle forze politiche che lo compongono: vive della comune volontà di realizzare il programma». Lo dice in una intervista al «Corriere della Sera» il vicepremier Angelino Alfano, rimarcando che con questo esecutivo «si potrà fare solamente ciò che il centrodestra e il centrosinistra sono capaci di condividere» e che «la sorte dell'esecutivo non è legata ai processi di Berlusconi». «Non sarebbe veritiero - dice Alfano sul governo - sebbene romantico, definire questo come un matrimonio d'amore. È un matrimonio d'interesse: la cosa bella è che l'interesse non è quello degli sposi, delle parti, ma quello del Paese». «Piedi per terra e sguardo rivolto al futuro - spiega Alfano - non dobbiamo aumentare l'Iva, dobbiamo detassare l'assunzione dei giovani per incentivare gli imprenditori a fare occupazione, semplificare la burocrazia, riaffermare che essere proprietari di una casa non è una colpa. Lo scopo che realmente sorregge tutto è tirare fuori l'Italia dalla crisi economica». «Il primo Consiglio dei ministri non l'abbiamo dedicato alla giustizia - prosegue Alfano - e neanche alla legge elettorale, ma all'economia e alla sobrietà della politica». Per il vicepremier «il governo nasce per la tenace volontà di Silvio Berlusconi di farlo nascere. Quindi nasce grazie a Berlusconi, non nonostante Berlusconi». Quindi, il destino dell'esecutivo «non è legato ai suoi processi». Sulle intercettazioni Alfano afferma: «ci sono iniziative e leggi, in ogni ambito, che solamente un governo di Centrodestra potrebbe portare avanti. E ci sono iniziative e leggi che potrebbe portare avanti solamente un governo di centrosinistra. La conseguenza è che questo Parlamento e questo governo non faranno ciò che solo il centrodestra potrebbe fare, né ciò che solo il centrosinistra potrebbe fare». «Occorrerà - sostiene Alfano - attendere le prossime elezioni». Con Enrico Letta «veniamo da due diverse metà campo e questo è emerso spesso, l'ultima volta a Spineto. È possibile che riemerga in futuro», dice Alfano.