Serracchiani: espellere dal Pd chi vota contro Letta
Debora Serracchiani neo presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, è d'accordo con Dario Franceschini che ipotizza l'espulsione di quanti dovessero votare contro la fiducia al governo Letta. «Io credo - ha detto a margine della cerimonia per il 25 aprile a Udine - che quello che è successo lo scorso fine settimana a Roma soprattutto per quanto riguarda Prodi sia gravissimo dentro il partito. Un partito - ha aggiunto - non si costruisce sulla fedeltà al leader, ma sulla lealtà fra chi ne fa parte. Quella lealtà e completamente saltata, e ovviamente se dovessimo trovarci di fronte alla medesima situazione io vorrei davvero che questi franchi tiratori si palesassero, si presentassero e naturalmente uscissero dal mio partito perché non credo - ha concluso Serracchiani - che ci siano le condizioni per andare avanti insieme». Per il presidente della Regione Liguria, Claudio Bulrando, invece, si rivolge ai militanti del Pd, spiegando che «questa è l'ora di cambiare il gruppo dirigente e non di buttare via le tessere». Secondo Burlando, poi, «la tessera si butta via quando si vuol protestare contro un gruppo dirigente sordo ma qui non c'è più il gruppo dirigente. Qui - ha aggiunto - bisogna fare come nel '45: ricostruire il Paese, mettendo in campo forze sane, e diventare protagonisti di una nuova stagione. Il gruppo dirigente si è già' dimesso e gli errori li ha pagati in prima persona. Adesso bisogna costruire un nuovo gruppo dirigente: c'e' un presidente del Consiglio incaricato di 47 anni e un 38enne che si candida a guidare il partito. È chiaro - ha concluso Burlando - che questo è il momento in cui si cambia un po' generazione e chi ha qualche anno in più deve semplicemente aiutare questo processo con generosita». E quel 38enne, da Firenze, esprime vicinanza al 47enne Letta. «Siamo a fianco del premier incaricato» e «abbiamo una forte condivisione per il tentativo che il primo ministro incaricato sta facendo», ha detto Matteo Renzi. «La nostra amministrazione sarà al fianco di Enrico Letta per chiudere una delle pagine più brutte, quella dell'inconcludenza - ha aggiunto il sindaco -Da qui, da Firenze, un abbraccio da amico a Enrico Letta, per il compito che sta cercando di svolgere. Letta ha detto che il suo sarà un governo di servizio. Il massimo augurio che la città di Firenze possa fare, è che ci sia un presidente pisano». Renzi ha poi aggiunto: «Spero che chi sta in Parlamento non faccia mancare la fiducia». A chi gli ha chiesto se ritiene che chi non vota la fiducia sia fuori dal Pd, il sindaco di Firenze si è limitato a dire: «non sono io a dovermene occupare».