Casini: Con Monti scelta sbagliata
«Non sono deluso da Monti, sono deluso da una scelta cui anche io ho concorso e che si è rivelata sbagliata. Io ne porto parte di responsabilità: non vado a emendare gli altri, emendo me stesso. Abbiamo cambiato noi stessi i connotati di Monti: da servitore dello Stato, da Cincinnato che era, abbiamo pensato potesse essere l'uomo della Provvidenza per l'affermazione del centro. E in campagna elettorale noi abbiamo donato il sangue, ma alla fine il centro ha preso appena 3 o 4 punti in più di quando andai da solo contro Veltroni e Berlusconi». Lo afferma il leader dell'Udc Pier Ferdinando Casini in un'intervista sul Corriere della Sera. Casini spiega che il bipolarismo «è stato messo in crisi non dall'irruzione dal centro, ma dall'esplosione di Grillo» ma precisa che i politici devono liberarsi «dal complesso di colpa: l'esperienza e la tecnica sono necessarie». Casini però ammette: «Abbiamo cercato di fare una battaglia limpida per superare il bipolarismo, e l'hanno superato gli altri. Noi abbiamo scosso l'albero, altri hanno raccolto i frutti. E il tentativo di Monti di ammiccare all'antipolitica non ha intercettato gli elettori, che all'imitazione preferiscono l'originale». E il leader dell'Udc apre a Berlusconi: «Dobbiamo rendere atto che una fetta di italiani crede in lui. Mi auguro un patto leale tra Bersani e Berlusconi per rimettere in moto la politica. Altrimenti, chiunque vincesse, vincerà sulle macerie».