Il governo aggiorna il Documento economico e finanziario
Il governo aggiorna la sue stime sull’economia. Secondo la nota di aggiornamento al Def che la Commissione parlamentare ad hoc, istituita oggi, dovrà vagliare e approvare la pressione fiscale toccherà il livello record del 44,4% nel 2013 ma sarà più contenuta rispetto alle previsioni che stimavano un aumento al 45,3% per l’anno in corso. Nel 2014 il peso del fisco salirà al 44,3%. La spesa pensionistica salirà dai 249,4 miliardi del 2012 a 255,2 miliardi, con un peso in rapporto al pil in crescita dal 15,9 del 2012 al 16,2% del pil, in calo più accentuato di quanto previsto inizialmente. L'anno prossimo la spesa è attesa aumentare in misura superiore rispetto al 2013 in cifra assoluta (+7,3 miliardi a 262,5 miliardi) ma, grazie alla ripresa dell’economia, il peso rispetto al prodotto interno lordo è invariato al 16,2 per cento. Preoccupanti le previsioni sui senza lavoro. Secondo il governo la disoccupazione toccherà l’11,6% quest’anno per poi salire ancora all’11,8% nel 2014. Anche questo dato contribuisce al calo dei consumi delle famiglie che scenderanno dell’1,7% quest'anno, per poi tornare a salire dell’1,4% nel 2014. In totale i consumi finali nazionali risultano in calo dell’1,7% nel 2013 e in aumento dello 0,9% nel 2014, influenzati anche dalla spesa della pubblica amministrazione che si contrarrà dell’1,7% quest’anno e dello 0,4% l'anno prossimo. L’esecutivo si occupa anche del nodo del pagamento delle forniture. Il pagamento dei debiti della Pubblica amministrazione alle imprese è «un intervento di natura straordinaria, disposto in accordo con le autorità europee e destinato non a finanziare nuova spesa ma a sanare, a beneficio del settore privato, situazioni di criticità nei flussi di pagamenti da parte della P.a.». Il Def aggiornato spiega anche che «le pubbliche amministrazioni che beneficeranno del supporto dello Stato saranno chiamate a predisporre piani di rientro credibili e tali da garantire il rimborso del prestito lungo un arco temporale definito. Ne conseguirà, con ogni probabilità, una riprogrammazione della spesa nel tempo». Il pagamento dei debiti della Pubblica amministrazione alle imprese è «compatibile con gli equilibri complessivi di bilancio determinati a livello europeo».