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De Vito candidato a sindaco di Roma per il Movimento Cinque Stelle

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Avvocato 38enne con 533 preferenze su 1300 votanti si è aggiudicato le primarie on line Emozione e qualche piccola gaffe alla conferenza stampa di presentazione Prima promessa: se non si va al ballottaggio nessun apparentamento

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Con 533 preferenze su circa 1.300 attivisti on line Marcello De Vito, avvocato civilista 38enne è il candidato a sindaco del Movimento 5 Stelle. Al secondo posto Daniele Frongia con 457 voti e al terzo Leonardo Ugolini con 393. Emozionato «ho dormito sono due ore» alla sua prima conferenza stampa De Vito racconta di avere una figlia di sei anni e una compagna. «Da romano penso che servire la mia città è il massimo che potesse capitarmi. Sono entrato nel movimento circa un anno fa, dopo il discorso del capo dello Stato del 25 aprile - ha detto - quando Giorgio Napolitano ha fatto riferimento a spinte politiche e spinte anti-politiche ho dissentito e ho deciso di impegnarmi personalmente, conoscendo già il programma del Movimento i cui elementi principali mi sembrano di assoluto buon senso e democratici». Il programma dei grillini per la Capitale è già chiaro: «Il primo atto che faremo sarà accertare e verificare la situazione del bilancio, capire come mai si sia arrivati a questa situazione e se ci sono dei responsabili e se ce ne saranno faremo tutto quello che ci sarà da fare - promette l'avvocato - non condividiamo la gestione delle società partecipate e siamo contrari ad ogni forma di privatizzazione e quindi ci opporremo in autotutela». Poi la prima piccola gaffe nel sostenere che il movimento pretenderà «che le sedute comunali siano pubbliche», ignorando che non solo lo sono da sempre ma che da almeno vent'anni è possibile seguire in diretta radio i lavori dell'Assemblea capitolina. Per quanto riguarda poi possibili sostegni in caso non arrivasse al ballottaggio, il candidato grillino segue la linea del Movimento: «Non appoggeremo nessuno». Poi la prima precisazione: «Ho letto che sono molto vicino a Grillo. In realtà l'ho conosciuto l'11 gennaio per cinque minuti all'hotel dove stava tenendo una conferenza stampa e ci siamo fatti la foto di rito dopo avermi firmato la delega notarile per la presentazione delle liste. Questa la mia esperienza con Beppe Grillo. Da quel momento non l'ho più sentito». Ad aprire la conferenza il neoeletto consigliere regionale Davide Barillari che assicura: «Mentre parliamo, alla Regione Lazio e in Parlamento c'è chi sta facendo gli scatoloni grazie al nostro arrivo. Ora, lo tsunami travolgerà anche il comune di Roma». La campagna elettorale per le elezioni capitoline del 26 e del 27 maggio si arricchisce ora di un altro sfidante, quello sul quale c'è sicuramente più attesa e aspettativa. Il sindaco Alemanno ha più volte ribadito di non temere i grillini anzi, in fondo apprezza e sollecita il confronto con i cittadini. Il centrosinistra, nonostante abbia tentato di ripercorrere il modello nazionale "corteggiando" il Movimento 5 Stelle ne ha raccolto lo stesso effetto, ovvero un semplice, chiaro, secco diniego. La preoccupazione tuttavia per un bis dei grillini in Campidoglio dopo il successo nazionale c'è, eccome. Il dato su Roma che vede il Movimento 5 Stelle primo in sei Municipi è un'ottima base per il candidato De Vito. Non resta che aspettare il 7 aprile, quando anche la coalizione guidata dal Pd darà un volto e un nome certo alla sfida di Roma. Una partita che si svolgerà sostanzialmente a tre e nella quale sottovalutare anche un solo avversario potrebbe rivelarsi un errore fatale.

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