Caso Claps, parte il processo d'appello Restivo in aula. Chiesta l'estradizione
Inprimo grado è stato condannato, con rito abbreviato, a 30 anni di reclusione Danilo Restivo. La novità dell'appello è la decisione dell'imputato di partecipare al dibattimento e per tale ragione, su richiesta della difesa, la Procura generale della Corte d'appello di Salerno ha inoltrato istanza di consegna temporanea di Restivo, detenuto in Inghilterra per l'omicidio della sarta Heather Barnett e condannato ad una pena definitiva di 40 anni di reclusione. La lungaggine della procedura potrebbe comportare uno slittamento dell'inizio del processo che ufficiosamente viene dato già per certo. La magistratura della Corona ha chiesto delle garanzie allo Stato italiano sul rientro di Restivo in Inghilterra. Dalle notizie che filtrano l'estradizione sarà concessa e in tal caso sarà la prima volta che tornerà per essere processato sul barbaro omicidio di Elisa Claps poiché in primo grado la linea difensiva fu l'assoluta assenza, nemmeno comparendo in videoconferenza. Saranno presenti sicuramente la mamma di Elisa, Filomena Iemma Claps, e i fratelli che potranno di nuovo guardarlo negli occhi e potranno ascoltarlo. «Abbiamo già assistito al processo in Inghilterra, credo che per mamma non sarà piacevole visto che parteciperà alle udienze - dice Gildo Claps - sull'esito, siamo molto fiduciosi perché il quadro è talmente pesante che nessuna corte, a mio parere, potrebbe sovvertire quanto deciso nel primo grado». Per l'omicidio Claps, Restivo è stato condannato dal gup di Salerno a 30 anni, un giudizio durato appena tre giorni. Tutto era stato definito nei vari incidenti probatori della lunga fase pre-processuale con una montagna di perizie in cui la prova regina è il dna dell'imputato trovato sul maglione che la ragazza portava quel maledetto 12 novembre 1993 quando di lei si persero le tracce. I suoi resti furono trovati solo il 17 marzo 2010 nella chiesa della Ss. Trinità, in circostanze che la Procura di Salerno intende chiarire.