L'Abi difende la solidità del sistema e guarda al prossimo presidente
Ieriil Road Show dell'Abi ha fatto tappa a Messina. E il direttore generale dell'Associazione Giovanni Sabatini, rispondendo ai giornalisti, non si è lasciato sfuggire l'occasione di difendere la solidità e l'affidabilità del sistema bancario italiano. Nessun rischio derivati. «Se guardiamo i dati internazionali - sottolinea - le banche italiane hanno una quota minima rispetto a quella delle banche in Europa e nel mondo. Singole situazioni per altro tutte da chiarire non mutano il modello delle banche italiane la cui prerogativa è sopratutto erogare finanziamenti a imprese e famiglie». Ma nemmeno problemi sul fronte dei controlli. «Giudicare un sistema finanziario che ha garantito la tenuta del sistema in questa grande crisi finanziaria sulla base di un episodio che è ancora tutto da capire è un errore da non fare - prosegue Sabatini -. Il nostro sistema di vigilanza è un modello per la vigilanza europea e mondiale. Banca d'Italia ha sempre vigilato con rigore, efficienza e puntualità sul sistema finanziario italiano. E devo dire la tenuta del sistema finanziario in Italia è frutto di questo rigore e di questa vigilanza efficiente ed efficace ». Insomma per l'Abi il caso Monte dei Paschi non deve servire come grimaldello per scardinare e mettere sotto accusa l'intero sistema. Domani intanto il comitato di presidenza dell'associazione si riunirà per stabilire un percorso accelerato che porti alla nomina del successore di Mussari. Del tema parla, da Davos, l'amministratore delegato di Intesa San Paolo Enrico Tomaso Cucchiani. «I comitati - sottolinea intervistato dall'Adnkronos - ci sono proprio perché formino una valutazione collegiale e mi sembra prematuro fare qualsiasi anticipazione. L'unico auspicio può riguardare profilo del futuro presidente, che deve essere ineccepibile dal punto di vista professionale, deontologico ed etico». Quanto al caso Mps Cucchiani prova a ridimensionare il fenomeno: «Mi sembra che il problema non sia quello delle operazioni a rischio, ma dell'occultamento delle operazioni e che sia un caso isolato. La vigilanza di Bankitalia ha la reputazione di essere tra le più rigorose ed efficaci al mondo. Però può vigilare solo su documenti che acquisisce; se non sono completi o vengono occultati nulla può, in quanto la vigilanza non è un organo di polizia o giudiziario».