Ecco tutti i dettagli dell'«operazione rimonta»

Unelenco che, dai 20 coordinatori regionali del Pdl, arriva a cascata a 7.000.000 di elettori. Quelli che votarono centrodestra nel 2008 e che adesso devono essere recuperati. In realtà, spiegano Silvio Berlusconi, Angelino Alfano e Maurizio Lupi, ora sono meno. Circa la metà. Che tradotti in termini di sondaggi significa 5 punti in 4 settimane. Insomma, a via dell'Umiltà credono nella vittoria. O almeno danno l'impressione di crederci. Al punto di aver costruito un meccanismo che ricorda molto gli inizi di Forza Italia quando la mobilitazione era affidata al contatto diretto attraverso strutture denominate «club». Persone che convincono persone. Il Pdl, spiega Lupi mostrando delle slide da palco del teatro Capranica, può contare su circa 27mila tra quadri, eletti e candidati. Ognuno di loro dovrà selezionare un «team della rimonta» composto da 10 sostenitori. Totale: 270mila giocatori pronti a mobilitarsi. Le indicazioni sono semplice e, soprattutto, quasi a costo zero: porta a porta «selvaggio». Contattare elettori indecisi o ex votanti del centrodestra e convincerli attraverso i materiali a disposizione. Il coordinamento nazionale e organizzativo del Pdl (Lupi, Denis Verdini e Marco Martinelli), aiutato da 6 dirigenti territoriali e 20 coordinatori regionali, coordinerà il lavoro. Che si avvarrà anche di strumenti «più tecnonologici». Come il sito forzasilvio.it e un call center attivo 24 ore su 24. Dal canto suo il Cavaliere ha dato la propria disponibilità a svolgere un incontro pubblico in ogni Regione, ma anche a visitare «luoghi simbolo» che gli verranno segnalati. E poi c'è la televisione. Soprattutto locale perché, sottolinea Lupi con una piccola gaffes, «non occuperemo solo la tv nazionale». L'importante è non farsi trovare impreparati. Presto arriverà anche un programma diviso per «ordini del giorno». Quelli dei Consigli dei ministri del futuro governo Berlusconi. Dopotutto la «fede nella vittoria» sottolinea il Cav, è decisiva per ottenerla veramente.