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Le assicurazioni che inquinano i bilanci

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Quellaclassica che consente a un impresa di trovare soldi per pagare i propri impegni e che annovera l'emissione di obbligazioni, l'accensione di un mutuo o l'apertura di credito. Il secondo tipo di finanza è quella derivata che è invece composta da tutti quei contratti che modificano termini e condizioni di accordi di finanziamento già esistenti o ancora da stipulare. Esempi di strumenti sono lo swap, la lettera di garanzia per migliorare il rating creditizio di un'emissione, l'acquisto o la vendita di futures. Sono prodotti di alta ingegneria finanziaria ma in parole più semplici nascono con l'obiettivo di abbassare il livello di rischio di una determinata operazione. Un po' come la stipula di un'assicurazione contro la possibilità che l'auto acquistata sia rubata. I derivati più conosciuti sono appunto detti di copertura perché assicurano contro un evento che può capitare. Se si stipula un mutuo a tasso variabile, ad esempio, e si teme che i tassi possano salire a livelli elevati con un derivato si ottiene la trasformazione, a fronte di un premio, in un tasso fisso. Per far questo il contratto viene legato a uno o più indici come un determinato tasso di interesse, il prezzo di una merce come petrolio o l'oro, o il valore di una moneta. Il valore complessivo del contratto può fluttuare enormemente e sulle variazioni di valore la speculazione fa soldi.

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