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Accordo chiuso tra il candidato alla presidenza della Regione Lazio, Francesco Storace e il neonato movimento Fratelli d'Italia-centrodestra nazionale.

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L'alleanzacon il gruppo degli ex piediellini che vede proprio a Roma e nel Lazio la propria roccaforte, non solo allarga la coalizione a sostegno di Storace ma, di fatto, evita un pericoloso frazionamento del voto a destra. Lo stesso motivo che aveva indotto i vertici di Fratelli d'Italia a ipotizzare la discesa in campo di Giorgia Meloni quale candidata alla presidenza della Regione. Un ragionamento più attento su programmi e consensi ha poi portato all'accordo finale. Un accordo che ha come punto di congiunzione le candidature nelle difficili province laziali. Non è affatto escluso infatti che nella lista civica Storace ci siano candidati di diverse componenti di diversi partiti. A rinsaldare gli ex An comunque è stato il cambio di passo in una campagna elettorale che sembrava già persa in partenza ma che adesso, a 48 ore dalla consegna delle liste, e dunque dall'avvio ufficiale per la corsa alla Pisana, ha ridato fiato e speranza a tutto il centrodestra che punta a ripetere il «miracolo» del 2010, quando il Pdl di Roma e Lazio venne clamorosamente escluso dalla competizione. «Abbiamo lavorato con Francesco Storace per un unico obiettivo: vincere le elezioni nel Lazio, unendo alla sua esperienza la carica rivoluzionaria di Fratelli d'Italia - commenta Giorgia Meloni -. Rinnovamento e tradizione sono sempre stati ingredienti che, insieme, non conoscono sconfitta. Affronteremo la sinistra e daremo una speranza al nostro popolo. Senza paura». Ad entrare più nel dettaglio il deputato Fabio Rampelli: «Fratelli d'Italia sosterrà Francesco Storace alla Regione Lazio. Crediamo che siano i programmi a determinare le alleanze. La fase del lungo confronto è stata proficua per l'individuazione degli obiettivi concreti che interessano famiglie, persone e imprese. Continuiamo a considerare sbagliati i metodi che hanno portato all'individuazione del candidato di coalizione - sottolinea Rampelli - ma la coerenza per il nostro movimento è un bene irrinunciabile. Batteremo il centrosinistra di Nicola Zingaretti e garantiremo al Lazio un buon governo per i prossimi cinque anni». Lo slogan scelto da Storace per questa inaspettata corsa elettorale, «Ora credici», inizia a portare i suoi frutti. Il centrodestra, come si è visto proprio nell'ultima tornata regionale, se combatte unito è in grado di arrivare a risultati straordinari. E in molti, adesso, iniziano a crederci. «Quando si consegneranno le liste vedrete a mio sostegno quasi un migliaio di candidati - ha detto Storace -. Ci sono tante di quelle liste, avremo un'alleanza ampia, colorata con tantissime liste, che Zingaretti e compagni impallidiranno perché pensavano di aver vinto. Vedranno che dal territorio, dall'associazionismo, dal civismo, dalle persone normali, è venuta una voglia di partecipare e hanno formato liste. Poi vediamo se riusciranno a raccogliere le firme, è chiaro. Ma la disponibilità sugli apparentamenti è enorme». E ci sono ancora 48 ore di tempo.

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