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Anche l'Europa a difesa degli studenti Erasmus: fateli votare

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LaCommissione europea «sostiene con forza gli sforzi in corso in Italia per assicurare che gli studenti Erasmus possano votare» ha detto Dennis Abott, portavoce della commissaria alla Cultura Androulla Vassiliou, sottolineando come «gli studenti di qualsiasi nazionalità non debbano essere discriminati». «Noi non stiamo criticando la situazione in Italia» ha tenuto a precisare il portavoce, ricordando che «le regole per partecipare alle elezioni sono fissate dai Paesi membri. Noi stiamo accogliendo con favore gli sforzi in corso per cercare di risolvere la questione, per assicurare un principio importante», che è quello del diritto all'esercizio di voto. In un briefing con i giornalisti a Bruxelles, la portavoce della commissaria alla Giustizia Viviane Reding ha dal canto suo ricordato che, secondo i Trattatti, i cittadini europei «hanno diritto di votare nelle elezioni locali, non in quelle nazionali». Mina Andreeva ha quindi ammesso come quello per gli studenti Erasmus sia «un problema, perché scoraggia l'esercizio del diritto alla libertà di movimento». Intanto il Viminale sta verificando tempi e costituzionalità di un eventuale decreto ad hoc che garantisca il voto degli studenti Erasmus e degli altri italiani, non iscritti all'Aire, ma momentaneamente all'estero. Dal ministero dell'Interno hanno spiegato che è necessario innanzitutto valutare tutti i criteri di costituzionalità, ovvero che sia assicurata l'opportunità di votare a tutti i connazionali all'estero e non solo agli studenti, e che il decreto possa essere convertito in legge in tempi utili. «In vista della riunione del Consiglio dei Ministri di domani – ha spiegato il Ministro degli Esteri, Giulio Terzi – la Farnesina si tiene in stretto coordinamento con il Viminale per valutare ogni possibile intervento per rispondere alla richiesta di studenti che si trovano temporaneamente all'estero nel quadro del programma Erasmus di esercitare il diritto di voto per corrispondenza». «Qualsiasi soluzione – ha aggiunto – dovrà naturalmente tener conto dell'esigenza di assicurare parità di trattamento tra tutte le categorie di "temporanei" egualmente interessate». Per farli votare si è mobilitata anche la vice presidente del Parlamento europeo Roberta Angelilli. «Siamo pronti ad una mobilitazione ad oltranza fino a quando non arriverà una risposta positiva da parte del governo Italiano, forti anche del sostegno della Commissione europea». La Angelilli ha già presentato un'interrogazione alla Commissione europea dove si esprimono dubbi rispetto alla legittimità dell'esclusione al voto degli studenti Erasmus.

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