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Ultimo Eurogruppo guidato da Juncker. Entra l'olandese Dijsselbloem

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Ottoanni dei quali quasi la metà spesi a cercare di arginare la crisi e scongiurare la disintegrazione dell'euro. Salvo sorprese, Juncker - che a luglio, al termine del suo mandato, aveva accettato di restare altri sei mesi, in attesa di un accordo sul nome del suo successore - lascerà il posto all'olandese Jeroen Dijsselbloem, ministro delle Finanze del suo Paese da appena due mesi, ma considerato un abile mediatore. «Il ministro olandese delle Finanze ha presentato la sua candidatura, che è una buona candidatura, e la decisione sarà presa lunedì», aveva assicurato Juncker venerdì scorso, dopo aver ricevuto nella sede del governo lussemburghese Dijsselbloem. Il quale nelle stesse ore incassava il via libera decisivo da parte della Germania.«Siamo fiduciosi nel fatto che lunedì a Bruxelles si possa trovare un'intesa» sul successore di Juncker, aveva detto una portavoce del ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schauble, che «si è già espresso molto positivamente sul candidato olandese». A favore del rappresentante dell'Aja, 46 anni, laburista (dopo anni di guida democristiana dell'Eurogruppo), rappresentante di uno dei pochi Stati ad avere ancora la tripla A con Germania e Finlandia, si sono schierati tutti i Paesi del fronte nord dell'Europa, più scettici spagnoli, francesi e italiani. Scetticismo che non dovrebbe comunque essere sufficiente a bloccare la nomina di Dijsselbloem, considerato un candidato di compromesso, ancorché l'unico. Nei giorni scorsi, in un'intervista alla «Frankfurter Allgemaine Zeitung», il ministro dell'Economia francese Pierre Moscovici aveva espresso le proprie perplessità, lasciando intendere di volere un rinvio della nomina. In particolare, Moscovici aveva lamentato che, in un recente incontro, il collega olandese non era riuscito a spiegargli in maniera sufficiente la sua «visione» della politica economico-finanziaria dell'Eurozona. «Quando vado a votare nel mio Paese - aveva detto - voglio conoscere il programma del candidato». «È una richiesta assolutamente ragionevole da parte del mio collega - aveva rassicurato il ministro olandese -. Sono pronto a rispondere alla sua richiesta, spiegando che quella che presenterà oggi all'Eurogruppo «non è una nuova visione della zona euro, ma le mie posizioni sull'Eurogruppo, il suo funzionamento e la sua agenda». Oltre che dalla successione di Juncker, l'agenda dell'Eurogruppo - il primo sotto presidenza irlandese e il primo al quale non partecipa il dg dell'Fmi, Christine Lagarde sarà dominata dal salvataggio di Cipro, anche se non sono previste decisioni.

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