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Monti «sovraesposto»in tv. E nei tg Rai il Pd ha più spazi del Pdl

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Il premier Mario Monti

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nella presenza delle forze politiche nei telegiornali diffusi da Rai, Mediaset, Telecom Italia Media e Sky Italia. In molti casi a vantaggio del premier Monti. In particolare, nei tg della Rai si rileva «una sottopresenza del Pdl rispetto al Pd» mentre «una sovraesposizione» di Mario Monti si rileva su tutte le emittenti. «Una sottopresenza del Pd rispetto al Pdl» viene registrata su i telegiornali Mediaset. «L'Autorità - si legge nella nota - ritiene che lo squilibrio rilevato nella fase di avvio della campagna elettorale, con alcune evidenti punte di criticità particolarmente accentuate nelle edizioni principali dei tg, richiede una netta inversione di tendenza, anche alla luce della piena operatività dei provvedimenti attuativi in materia di par condicio». «Nei tg della Rai - continua la nota - si rileva una sottopresenza del Pdl rispetto al Pd (Tg3), una sovraesposizione del Presidente del Consiglio in qualità di soggetto politico (Tg1 e Tg3), una sottopresenza dell'Italia dei Valori, Futuro e Libertà per l'Italia e Lega Nord-Padania (Tg1), una sottopresenza dell'Udc (Tg3); nei tg del gruppo Mediaset si rileva una sottopresenza del Pd rispetto al Pdl (Tg5 e Studio Aperto), una sovraesposizione di Futuro e Libertà per l'Italia (Tg4 e Studio Aperto) e una sottopresenza di Italia dei Valori e dell'Udc (Tg4 e Studio Aperto); nei tg di Telecom Italia Media si rileva una sottopresenza del Pd rispetto al Pdl (Tg La7 e La7 D), una sovraesposizione del Presidente del Consiglio in qualità di soggetto politico (Tg La7, La7 D, MTV Flash), una sottopresenza di Italia dei Valori, Futuro e Libertà per l'Italia e Lega Nord-Padania (La 7 e La7D); nei tg di Sky Italia si rileva una sottopresenza di Italia dei Valori, Futuro e Libertà per l'Italia, Lega Nord-Padania e Udc (Sky Tg 24 e testata Cielo) e una sovraesposizione del Presidente del Consiglio in qualità di soggetto politico (Sky Tg 24 e testata Cielo)». «Tenuto conto - spiega l'Agcom - che lo scorso 29 dicembre è entrato in vigore il regolamento dell'Autorità per le emittenti private e che dal 6 gennaio decorre quello approvato dalla Commissione parlamentare di vigilanza riferito alla Rai, e alla luce dei dati del monitoraggio, l'Autorità ritiene che lo squilibrio rilevato nella fase di avvio della campagna elettorale, con alcune evidenti punte di criticità particolarmente accentuate nelle edizioni principali dei tg, richiede una netta inversione di tendenza, anche alla luce della piena operatività dei provvedimenti attuativi in materia di par condicio». «Per questo - si legge nella nota - il Consiglio ha rivolto un forte richiamo a tutte le emittenti nazionali affinché provvedano all'immediato riequilibrio dell'informazione politica tra tutti i soggetti politici, assicurando parità di trattamento tra forze politiche analoghe e l'equa rappresentazione di tutte le opinioni nella fase che precede la presentazione delle liste e delle coalizioni». «L'Autorità - conclude il comunicato - verificherà l'ottemperanza al richiamo nel corso di questa e della successiva settimana di ripristino e, nel caso siano rilevati ulteriori squilibri, adotterà i conseguenti provvedimenti previsti dalla legge». «Confido che, considerato che ci sono anche altri personaggi con forte tendenza e magistrali capacità nell'esposizione televisiva, le regole vengano fatte rispettare severamente». Così il premier Mario Monti, ha commentato i risultati del monitoraggio effettuato dall'Agcom.

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