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Monti pensa a una sua lista Il piano per cambiare la politica

Il premier Mario Monti

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Mario Monti è sceso ieri dal Colle dove ha incontrato il presidente Giorgio Napolitano con una tentazione. Quella di dire sì, alla richiesta di scendere in campo con una casacca politica, a condizione di avere la possibilità di stilare di suo pugno una lista di persone da presentare alle elezioni. Una lista politica tutta sua, insomma, che diventerebbe la locomotiva della coalizione e nella quale potrebbero entrare tutte le altre liste che condividessero l'agenda politica del Monti bis. Il pallino decisivo resterebbe comunque nelle mani del partito del Professore che applicherebbe a quel punto il teorema: «O con me o contro di me», rassicurando così i mercati internazionali e la politica estera, sulla continuità del cammino delle riforme. Monti è sceso dal Quirinale dunque con il destino nelle sue mani. È lui che deve scegliere cosa fare. Solo lui. «Se l'incontro di questa mattina (ieri ndr) ha fatto chiarezza, lo deve dire Monti e lo dirà Monti». A queste poche parole Napolitano ha affidato il suo commento pubblico sul vertice al Quirinale con il premier. Poco altro è filtrato dal Colle dell'incontro che è durato oltre un'ora. Monti avrebbe parlato del calendario politico che attende la fase finale del suo governo. Per questo è stato fatto un punto sull'approdo della legge di Stabilità in Parlamento ma anche sulla data delle elezioni e sulla gestione dell'ordinaria amministrazione fino al voto. Il Capo dello Stato avrebbe lasciato mano libera a Monti. Nessuna forzatura insomma. Ma solo ipotesi di lavoro nel caso che la riserva fosse sciolta a favore della discesa in campo. In particolare il Prof avrebbe chiesto la creazione di una sua lista nella quale inserire persone scelte esclusivamente da lui senza nessuna ingerenza. Un elenco slegato da altri partiti e movimenti, e che in un secondo momento potrebbe diventare il centro attrattore delle altre liste legate all'agenda di Monti. Se questo sia servito a chiarire le intenzioni del Professore «spetta a Monti stesso dirlo» ha aggiunto Napolitano intervistato ieri sul punto. Secondo il ministro Andrea Riccardi questo «chiarimento» avverrà a breve e non sarà solo «una battuta». «Monti - ha annunciato Riccardi - parlerà al Paese, non darà una battuta, ma farà un discorso argomentato. Avremo un discorso in cui spiegherà i motivi della sua scelta». Nel pomeriggio di ieri Monti sceso dal Colle ha avviato la sua riflessione personale sul da farsi. Ha avuto una serie di colloqui con membri del suo governo per tastare il terreno e gli umori di chi lo ha accompagnato nell'anno di governo appena trascorso. La scelta è ormai vicina.

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