Il Senato boccia la sfiducia al ministro Alfano
Contro il documento si sono espressi 226 senatori, 55 a favore (Sel e M5S), 13 gli astenuti tra cui la Lega. Soddisfatto il vice premier che ha ricevuto i compliemti di Berlusconi
L'aula del Senato ha respinto la mozione di sfiducia presentata da Sel e M5S nei confronti del ministro dell'Interno Angelino Alfano per la vicenda Shalabayeva. Contro il documento si sono espressi 226 senatori della maggioranza, mentre 55 sono stati i voti a favore (Sel e M5S). Le astensioni sono state 13, fra cui quelle della Lega. «C'era una mozione di sfiducia. È stata bocciata. Io sono soddisfatto». Così il vicepremier e ministro dell'Interno, Angelino Alfano, risponde ai cronisti lasciando il Senato. Silvio Berlusconi è rimasto fino alla fine in aula al Senato ad attendere l'esito del voto sulla mozione di sfiducia (respinta) ad Angelino Alfano. Mentre il ministro all'Interno era seduto al suo posto, tra i banchi del governo, ad aspettare che il presidente Pietro Grasso proclamasse il risultato, Berlusconi si è messo in piedi al centro dell'emiciclo, contornato dai senatori del Pdl. Appena l'esito della votazione è stato pronunciato, Berlusconi si è avvicinato ad Alfano e i due si sono stretti la mano. Il segretario del Pdl ha poggiato la mano sulla spalla del Cavaliere, poi si sono allontanati assieme per andare fuori dall'aula. Dopo essersi bloccati alcuni secondi prima delle porte, dicendosi qualcosa, Berlusconi e il vice premier sono usciti da Palazzo Madama ognuno per conto suo. Il Cavaliere è stato accompagnato all'uscita da Renato Schifani. Con lui c'era anche Mariarosaria Rossi.