Il Cdm riduce commissioni ministeriali e strutture
Icriteri per il riordino sono l'eliminazione delle duplicazioni organizzative e funzionali, la razionalizzazione delle competenze delle strutture che svolgono funzioni omogenee, la limitazione del numero delle strutture, anche mediante accorpamento e la diminuzione del numero dei componenti degli organi di amministrazione. Nel rispetto di questi criteri, la riorganizzazione prevede: 1. 13 organismi vengono soppressi e le relative funzioni sono trasferite ad un unico organismo, denominato «Comitato tecnico sanitario»; 2. 6 organismi vengono soppressi e le relative funzioni sono trasferite a un unico organismo: «Comitato tecnico per la nutrizione e la sanità animale»; 3. La Consulta delle associazioni dei consumatori e dei produttori in materia di sicurezza alimentare viene soppressa e le funzioni sono trasferite al Comitato nazionale per la sicurezza alimentare; 4. 4 organismi vengono riordinati mediante riduzione del numero di componenti; 5. la Commissione per i trapianti allogenici da non consanguineo viene soppressa e le funzioni sono trasferite al Centro nazionale trapianti (che le esercita in collaborazione con il Centro nazionale sangue) 6. la Commissione consultiva per i biocidi viene soppressa e le funzioni sono trasferite alla direzione competente del Ministero Complessivamente al termine della riduzione gli organismi passeranno da 30 a 8, per una riduzione di 22 unità. Ma non è tutto. Il Consiglio dei ministri ha approvato la Relazione Programmatica per il 2013 sulla partecipazione dell'Italia all'Unione Europea. Quest'anno, coincidendo con la fine della legislatura, riveste un carattere eminentemente informativo, lasciando al Governo che sarà formato dopo le elezioni la valutazione delle scelte da compiere. La Relazione si sofferma anzitutto su alcune aree di attualità, dai nuovi assetti del governo dell'economia, al negoziato sul Quadro finanziario pluriennale 2014-2020. Inoltre passa in rassegna i principali sviluppi previsti nelle singole aree di azione politica e normativa dell'Unione Europea, con un focus particolare sul completamento del mercato interno e il rilancio della competitività delle imprese. In quest'ottica rappresenta un importante strumento di lavoro istruttorio per il Parlamento e il Governo che si insedieranno dopo le elezioni. Infine il Consiglio dei ministri ha esaminato ventisette leggi regionali e ne ha impugnate sei, tra cui alcune di Puglia e Toscana. L. F.