Santoro contro le critiche: «I fanti si sporcano nel fango, i generali no»
Dipiù, gli è stato rinfacciato di aver aiutato «l'odiato nemico» a risalire nei sondaggi. Una «risalita» quantificata addirittura in 2/3 punti percentuali. E nel Pdl si sono addirittura sprecati i commenti ironici: «Se va qualche altra volta da Santoro il centrodestra può tranquillamente vincere le elezioni», aveva detto Guido Crosetto, esponente della nuova formazione «Fratelli d'Italia». Ma ieri Michele Santoro, proprio in apertura della trasmissione, si è preso una rivincita sui suoi detrattori. Una «tirata» velenosa, piena di sarcasmo. Santoro ha smontato punto per punto le accuse di «intelligenza con il nemico», ha spiegato che i famosi «accordi» rinfacciatigli per la trasmissione con il Cavaliere sono normali «in uno studio con centinaia di persone». «Ma lo sapete come funziona la par condicio?» ha domandato in maniera provocatoria. E ha proseguito spiegando che «non si può dire che Berlusconi fa il 33 per cento di ascolti, perché chi è in studio qui cosa fa?». «E perché allora Repubblica ha messo la nostra trasmissione in homepage?», ha domandato prendendo di petto le critiche arrivate dai grandi quotidiani. «Se avessi il potere di far nascere un supergiornalista, un Rambo – ha chiesto ancora provocatoriamente – siamo sicuri che sarebbe in grado di portare a casa un risultato scontato? Berlusconi non potrebbe risultare simpatico lo stesso? Io considero un vero trionfo di civiltà e democrazia il fatto che Berlusconi sia entrato in questo studio senza ricevere un solo insulto, è entrato in una chiesa di democrazia e civiltà». Il succo della controrequisitoria arriva alla fine. «Tutto questo – ha sottolineato – non succede a caso. I fanti combattono nel fango, i generali no, loro restano al riparo, come nel '15-'18. I generali non stanno nel fango, loro aspettano che tempo che fa, e se piove... La guerra è scoppiata ma loro, comunque vada, la vinceranno lo stesso»..