Valanga di reazioni all'intervista di Monti che a Porta a Porta si è scagliato contro Berlusconi.
Incalzail presidente dei deputati del Pdl alla Camera, Fabrizio Cicchitto. «Perchè tutti questi curiosi apprezzamentì su Berlusconi che oggi Monti si sente di fare, non li ha fatti a suo tempo quando si trattava di avere i voti di fiducia alla Camera? Era quella l'occasione per mettere tutte le carte in tavola, specie da parte di un tecnico: sappiamo che i tecnici sono incapaci di mentire». Poi domamnda polemico: «Cosa c'è di più ingannevole della linea dell'Udc e di Monti che lascia esplicitamente aperte tutte le possibilità per quello che riguarda le alleanze dopo la elezioni? Per Casini vale il motto: medice cura te ipsum». L'ex ministro e parlamentare del PdL, Gianfranco Rotondi attacca: «Non so se Monti come elettore fu illuso da Berlusconi nel '94; quel che è certo è che il prezzo di quel voto fu un posto da commissario europeo. Come dire: in quanto a ingratitudine Monti mostra doti di leadership». Il segretario del Pdl Angelino Alfano affida a Twitter la risposta ironica: «Monti dice che il presidente Berlusconi dovrebbe godersi un po' più la vita. Ti piace vincere facile? No grazie! Pdl unica alternativa a Bersani-sinistra». Il portavoce Daniele Capezzone prende di mira lo slogan del Prof. «L'Italia che sale sembra fatto apposta per ricordare la salita delle tasse, vera specialità di Monti e del suo Governo. Monti e i suoi aiuto-strateghi meritano il premio Tafazzi per la comunicazione più autolesionistica». Il Pdl poi punta il dito contro la campagna affissioni del tandem Monti-Bersani. E lo fa con una copertina pubblicata sul suo sito: in primo piano c'è il viso del Professore con la scritta a caratteri cubitali «La Germania giusta» e l'invito su sfondo rosso «il 24-25 febbraio vota il Pd». Antonio Palmieri, responsabile nazionale Internet del partito, spiega le ragioni dell'iniziativa: «Si tratta di una sorta di controcampagna on line, che prende di mira la campagna affissioni di Monti e, nello stesso tempo, quella di Bersani, rilanciando l'invito del presidente Berlusconi a votare il Pd direttamente, invece di dare il proprio consenso al Professore, visto che il premier uscente è l'assertore della politica economica sottomessa ai desideri della Germania». Va all'attacco anche la Lega. «Le dichiarazioni di Monti a Porta Porta svelano ciò che ancora il grande pubblico non conosceva: la sua indole di coniglio mannaro. Se viene a lezione da noi capirà quanto importante è il popolo, cosa ne pensa di Monti e della grande finanza che ha strozzato l'economia e distrutto il sociale di questo Paese» replica del senatore leghista, Sergio Divina, presidente della Commissione Prezzi e Tariffe del Senato. «Monti, col loden e la sua compostezza inglese - ha proseguito Divina - aveva dato l'impressione di lavorare veramente per il suo Paese. Impressione, perché, anche se ha mantenuto la promessa di non scendere in politica, ha escogitato infatti la salita in politica, le sue azioni dimostrano esattamente il contrario. Non mi meraviglierei - conclude il parlamentare trentino della Lega Nord - se domani seguisse le orme di Konrad Adenauer noto per i suoi cambi di rotta repentini col motto: cosa volete che mi importi delle sciocchezze che ho detto ieri». La parlamentare del Pdl Stefania Prestigiacomo mette il dito nella piaga: Come pensa Monti di potere conciliare il ruolo istituzionale che di fatto ancora riveste col ruolo faziosamente schierato di estremista di centro che volge lo sguardo benevolo al centrosinistra e che è sinceramente e convintamente scagliato contro il centrodesTra? Tentare di attribuire a Berlusconi la responsabilità di manovre economiche sbagliate fatte dal governo tecnico èuna operazione di corto respiro e di grandissima faccia tosta». Per il vicepresidente dei deputati del Pdl, Jole Santelli, Monti «sembra aver preso i vizi peggiori della politica. Questo candidato Monti sembra irriconoscibile rispetto all'austero professore che abbiamo visto negli anni. Ma davvero Monti ritiene di competere in politica schiaffeggiando tutti, sostenendo di aver fatto lui in un anno ciò che tutti gli altri non erano stati capaci di fare e attaccando politica e partiti?»