Da legale di Fiorito ad aspirante presidente
Loha annunciato l'avvocato Carlo Taormina, difensore di Franco Fiorito nell'ambito dell'inchiesta sull'utilizzo dei fondi destinati ai gruppi consiliari della Regione, ai microfoni di Radio Ies. «Siamo scesi in campo perché abbiamo ritenuto possibili certi apparentamenti con forze politiche più significative, pur nella necessità di rimarcare le differenze da queste grandi forze, a partire proprio dal Pdl». «L'apparentamento, però, non c'è stato e credo a causa della mia presenza. Le ragioni per cui mi sono allontanato sono note - ha continuato Taormina - non ero tra gli yes man del partito, ho sempre cercato di dire a Berlusconi quello che pensavo e quali fossero gli errori che stava commettendo, soprattutto in merito al vulnus che veniva inferto alla cultura liberale. Noi siamo nati all'insegna della rivoluzione liberale, che a mio avviso è stata tradita. Per questo Berlusconi si assume tutte le responsabilità di aver fatto mancare al suo raggruppamento politico qualcosa di, forse non decisivo, ma comunque interessante». «Intervenire immediatamente per abolire gli sprechi e abbattere i costi della politica, questi sono i miei primi obiettivi da candidato alla Presidenza della Regione Lazio», ha spiegato l'avvocato Taormina. «Se entrerò in Consiglio Regionale, mi batterò per abolire l'articolo 3 bis della legge regionale che riguarda il finanziamento dei gruppi in modo che non possano avere un euro per l'attività politica - ha aggiunto - Abbandonare la professione? Come ho già fatto anche in passato, non abbandonerei la mia attività professionale perché non faccio della politica una mia fonte di reddito». Critiche a Taormina sono però arrivate anche dal centrodestra. «Ma il Taormina che si candida presidente della Regione Lazio è lo stesso che difende Fiorito?! #senzaparole», ha scritto su Twitter Chiara Colosimo, che proprio a Fiorito (e per alcuni giorni Battistoni)era succeduta nel ruolo di capogruppo del Pdl, prima di passare al neonato partito Fratelli d'Italia. «La decisione dell'avvocato Taormina di candidarsi alla presidenza della Regione Lazio - aggiunge Romeo De Angelis, sempre di Fratelli d'Italia - è inopportuna, specialmente alla luce del suo ruolo di difensore di Fiorito, autore di una delle pagine più brutte della storia recente della politica di questo territorio». «Se Taormina, legittimamente, vuole correre alle elezioni del Lazio faccia quantomeno un passo indietro e lasci la procura legale di Fiorito, per la credibilità sua e di tutta la politica della regione».