Bettini sfida i critici: «Ora più impegno per le elezioni»
Duegiorni fa, in un articolo per il magazine Romaitalialab.it aveva criticato alcune scelte dei Democratici, lamentando che nelle liste non hanno trovato posto «le pochissime personalità esterne e di valore nazionale che mi ero permesso di segnalare», a fronte di presenze discutibili, come «figure di staff indicate dall'alto». Alle polemiche e, soprattutto, alle ricostruzioni fantapolitiche, Bettini ha replicato ieri in un altro articolo su RomaItalialab: «I rilievi critici sulle liste del Pd contenuti nel mio intervento di ieri, hanno suscitato nella stampa reazioni in qualche caso smisurate. Non sta a me, tuttavia, giudicare i commentatori. Sono obbligato, invece, a precisare punti dove il mio pensiero è travisato». Dunque: «Sicuramente per il caso di Fassina non ho mai parlato di una candidatura interna o correntizia. Anzi ho riconosciuto come egli abbia raccolto un grande e meritato voto di opinione. Semmai ho sottolineato che una maggiore fiducia sulla sua autonoma forza, avrebbe consigliato di non dargli un sostegno suppletivo del gruppo dirigente. Inoltre, è paradossale attribuirmi l'idea di un'alternativa tra possibili e ulteriori candidature esterne, come quella di Andrea Mondello, con la presenza in lista di Raffaele Ranucci. Ranucci è un mio caro amico ed è un senatore stimatissimo. È uno dei pochi in grado di parlare a quel campo moderato così importante per vincere a Roma. Mondello, che non ha mai chiesto niente (al contrario di altri), avrebbe semmai contribuito, insieme a Ranucci, a tenere un fronte che mi pare sguarnito e a dare il senso di un Pd plurale e aperto. Gli spazi necessari si sarebbero potuti trovare guardando altrove». Bettini volta pagina: «Si impone a tutti l'impegno massimo per la competizione elettorale».