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Ingroia: se perdo torno in Guatemala

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Loha detto Antonio Ingroia, candidato premier per la lista «Rivoluzione Civile» ai microfoni di 24 Mattino su Radio 24. Alla domanda sulla possibilità di tornare a fare il magistrato, Ingroia ha detto: «Riprenderei un incarico legato ovviamente alla mia attività ma certamente fuori dal fuoco della polemica e dell'esposizione politico mediatica dell'Italia. Il magistrato in Italia? Riterrei del tutto inopportuno tornare a farlo subito e riterrei inopportuno tornare a farlo nello stesso ruolo rivestito in passato». Ingroia si è detto ottimista in fatto di raggiungimento del quorum: «I primi sondaggi ci hanno fatto schizzare al 4-5%. Questo mi fa essere molto ottimista. Ma mi fa essere molto ottimista soprattutto l'entusiasmo che percepisco attorno a me, sulla rete, la gente che incontro per strada». Ingroia ha poi parlato della possibile candidatura di esponenti espulsi dal Movimento 5 Stelle: «Non lo escludo, ci sono stati dei colloqui aperti. Con Favia si è parlato nei giorni scorsi. Ma il fatto che si parli e che ci sia una interlocuzione non significhi che si arrivi alla candidatura. Con il Movimento 5 Stelle - ha continuato Ingroia a Radio 24 - abbiamo in comune alcune battaglie e quindi è normale che possa esserci un momento di convergenza con chi dentro al movimento non c'è più». Infine, un appello a dialogare rivolto al Pd e ai grillini: «Siamo disponibili a confrontarci con chi, su alcune battaglie, ha contenuti comuni al nostro: il centrosinistra da una parte e il Movimento 5 stelle dall'altro, se loro vorranno starci. Se no, governeremo il Paese senza di loro».

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