Occhio alle «sòle» Un utile decalogo
L'Associazioneper i diritti degli utenti e dei consumatori (Aduc) mette in guardia dalle possibili buggerature che - nel periodo dei saldi - possono manifestarsi durante e dopo l'acquisto. Per farlo, il presidente, Primo Mastrantoni, ha elaborato una sorta di decalogo con una serie di accorgimenti utili a ridurre al minimo il rischio delle illusioni o, peggio ancora, di vere e proprie «fregature». Allora, nei giorni pre-saldi sarebbe opportuno fare un giro per i negozi e individuare i prodotti che potrebbero interessare, segnando i prezzi ai quali vengono venduti, per poi verificare che nel periodo dei saldi il prezzo sia realmente calato». Durante le spese, l'Aduc consiglia di «non fermarsi al primo negozio che pratica sconti, ma di visitarne diversi e confrontare i prezzi esposti e la qualità della merce di riferimento». Tra i consigli anche quello di «non lasciarsi ingannare da sconti che superano il 50% del costo iniziale» e di «ricordare che prezzi tipo 49,90 euro vuole dire 50 e non 49». Riguardo alla corresponsione di denaro, l'Aduc ricorda che «le forme di pagamento non differiscono da quelle abituali, perché siamo in presenza di transazioni commerciali e il prezzo di acquisto non modifica le regole. Quindi, diffidare da chi impone il pagamento in contanti pur avendo esposta la segnalazione della convenzione con un istituto di carte di credito o bancomat». Per essere sicuri della qualità dei capi l'Aduc consiglia di «guardare le etichette che riportano la composizione dei tessuti: i prodotti naturali costano di più, quelli sintetici meno. La percentuale di composizione può variare notevolmente e incidere sul costo finale». E ancora, osserva l'Aduc, «i capi d'abbigliamento riportano l'etichetta con le modalità di lavaggio e conviene sempre chiedere conferma al commerciante di ciò che è indicato: la sua esperienza può servire a prevenire spiacevoli sorprese dopo che si è portato il capo d'abbigliamento in lavanderia». L'invito ai consumatori è quello di «essere pignoli. Di un capo verificare se è di pura lana vergine o di lana. La seconda lana può essere riciclata, la prima no. Di un capo di cotone chiedere la provenienza: i prodotti provenienti dai Paesi asiatici possono essere trattati con pesticidi che al contatto con la pelle possono provocare allergie». Per l'Aduc bisogna «diffidare dei capi d'abbigliamento disponibili in tutte le taglie e/o colori: è molto probabile che non sia merce a saldo, ma immessa sul mercato solo per l'occasione e quindi con un finto prezzo scontato. Infine, è necessario «diffidare dei negozi che espongono cartelli tipo "la merce venduta non si cambia": esistono regole precise del commercio che impongono il cambio della merce».