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Caccia all'affare ma il lusso non fa sconti

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L'illusione si infrange sui pezzi-icona Neanche un centesimo in meno del cartellino

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Secredete nei miracoli, allora, è il vostro momento. Incrociate le dita e buttatevi nella folla dei forzati del saldo in cerca dell'occasione d'oro. Se, invece, siete scettici, fatevi una passeggiata in centro, guardate le vetrine, sospirate e continuate a sognare. In questo caso, per lo meno, non resterete delusi. Il motivo è presto detto: il lusso, quello vero, dalla borsetta da capogiro, al piumino innavvicinabile, allo stiletto delle celebrities internazionali continuerete a pagarlo a prezzo pieno. Meglio rassegnarsi subito, invece di illudersi inutilmente. Imarchi francesi lo usano come biglietto da visita inderogabile. Niente sconti da Louis Vuitton, tanto per fare un esempio, né da Chanel che, alle sue affezionate clienti durante l'anno, al limite, regala un posto alle sfilate parigine. Nulla di più. Nè un dieci, né un cinque per cento. Nulla di nulla. Se vuoi acquistare una borsa, un tailleur, un bijoux (che comunque parte da oltre le 500 euro) devi pagare esattamente quel che c'è scritto sul cartellino. Non un centesimo di meno. Hermes? Stesso discorso con la differenza che nel tempio delle borse più gettonate, una Kelly o una Birkin (dalle due donne che le hanno ispirate, Grace Kelly e Jane Birkin) la puoi avere, se tutto va bene, solo dopo oltre due anni di attesa. Così è. Anche se Victoria Beckham e molte altre mogli dei calciatori le sfoggiano di tutti i tipi e colori tanto da far dubitare un po' (ma solo un po') sulla reale capacità di dirsi ancora «chic» indossando la borsa con uno (Kelly) o due (Birkin) manici che va bene da mattina a sera. Neanche Moncler, ritornato in auge alla grande dopo in boom degli anni '80 e il successivo oblìo, non cambia linea. Il piumino di vera oca con il logo sul braccio, non entra nel circo dei saldi. Circostanza confermata dai commessi della boutique-vetrina del marchio, in piazza di Spagna a Roma, gettando nello sconforto schiere e schiere di appassionati. Purtroppo la logica del capo che va solo d'inverno e che per questo a fine stagione dovrebbe rientrare nei saldi, qui non vale. E la dimostrazione che la filosofia dell'azienda è giusta la danno le lunghe code fuori dai negozi. Chi non fa saldi, in genere, non ha bisogno di farne perché, in tempi di recessione per tutti, riesce comunque a vendere. Ne abbiamo viste di code davanti ai negozi in questione nei giorni precedenti il Natale. Negli stessi giorni in cui si alzava il grido d'allarme dalle associazioni di commercianti che lamentavano crolli verticali nelle vendite. C'è poi chi, sempre rappresentante di fascia alta, i saldi decide di farli. Ed è il caso di Gucci. Borse al trenta per cento. Ma se cercate i pezzi-icona, anche qui, non sperate nel miracolo-Bellucci. Il prezzo è pieno, pienissimo. Dovete accontentarvi di quel che passa il convento. Che non è affatto poco. Si trovano portafogli, accessori e anche qualche borsa niente male. Le occasioni, quelle vere, si trovano nei negozi plurimarca, che vendono anche i prodotti di lusso famosi ma non «stellari». Attenzione, però, la fregatura è sempre dietro l'angolo. Bisogna avere un fiuto incredibile ed essere così aggiornati sulle tendenze da non farsi rifilare capi e accessori degli anni passati. Non c'è rischio, quindi, per le fashion victims dal portafogli un po' sguarnito ma con la voglia irrefrenabile d'essere «riconoscibili». Quelle più «scafate» i giri per saldi se li fanno in provincia dove il griffato è assicurato e lo sconto, fuori dai circuiti sotto i riflettori, magari è un po' più alto. Per i «comuni mortali» resta la fortuna da lotteria. Se quel che interessa è la qualità si può trovare cachemire a prezzi stracciati (occhio che c'è il misto venduto per puro e il cinese che fa i pallini già alla prima volta che lo indossi). E il cappotto dalla stoffa strepitosa, l'abito da sera da capogiro rimasto invenduto perché dal prezzo esorbitante. Ma non è facile riuscire a districarsi tra le mille offerte e l'assalto ai negozi dei primi giorni d'inizio dei saldi. Statene sicuri, sarà per lo più questione di fortuna se riuscirete a portarvi a casa un affare vero. Comunque, se ne avete il tempo, fatevi un giro prima del via ufficiale dei ribassi. Imarchi seri, in genere, non giocano brutti scherzi. Spessissimo invece i prezzi vengono gonfiati ad arte per poi tornare, sconto compreso, alla cifra originale. È questo il caso in cui davvero c'è da mangiarsi le unghie. Per il resto, se c'è ancora qualcuno che crede nei miracoli può essere che per la prima volta nella storia riesca a comprare un tailleur Chanel, una borsa firmata Louis Vuitton o Hermes a prezzo scontato. Buona fortuna!

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