Guerra ai botti. Torino e Milano «copiano» Napoli
Sequestratidai carabinieri tra Napoli e provincia oltre 1.000 chilogrammi di fuochi d'artificio vietati, 4 persone sono state arrestate e 18 denunciate per detenzione di materiale esplodente. In particolare, a Ponticelli, è stato arrestato un 28enne, con precedenti, titolare di una rivendita di frutta e verdura, nella quale i militari hanno trovato 106 artifizi artigianali, «cipolle» e «rendini», e oltre 200 chili di fuochi d'artificio della IV e V categoria. A San Sebastiano al Vesuvio invece i carabinieri hanno denunciato un 59enne del luogo, che in casa aveva fuochi artificiali artigianali mentre a Torre del Greco hanno arrestato un 17enne e un 21enne, incensurati, che trasportavano 100 ordigni artigianali. Un altro arresto a San Giorgio a Cremano: un 47enne aveva in casa 4 chili di fuochi di artificio artigianali. A Castellammare di Stabia i carabinieri hanno denunciato un 43enne del luogo, trovato in possesso di 12 chili di mortai coloranti: sul posto sono dovuti intervenire gli artificieri antisabotaggio del comando provinciale di Napoli. A Torino la Polizia ha sequestrato oltre quattro quintali e mezzi di botti abusivi in due negozi di Settimo Vittone e Quorgne. Mentre nel Milanese la GdF ha ispezionato due esercizi commerciali a Gaggiano e Trezzano. I finanzieri hanno trovato all'interno un ingente quantitativo di materiale esplodente: sono stati posti sotto sequestro 1.650 chilogrammi tra manufatti pirotecnici e ordigni esplosivi clandestini. Infine, una nota del Moige (Movimento Genitori): «Partendo dal principio che i botti illegali e i colpi di arma da fuoco vanno assolutamente evitati, occorre ricordare che i minori sono le vittime più indifese dei botti di Capodanno. È fondamentale che i genitori siano rigorosi nel tenerli distanti dai botti legali, eventualmente sparati e vigilare in special modo affinché non raccolgano, per riaccenderli, i botti inesplosi che moltiplicano il rischio di esplosione in mano»