Niente intervista serale al Tg1.
Edil motivo è stato proprio Mario Monti. L'intervento avrebbe avuto senso giornalistico – hanno spiegato dalla Rai – solo se avesse commentato la conferenza stampa del Professore, convocata all'improvviso e protrattasi fino alle 20, orario della messa in onda del telegiornale della rete ammiraglia. Ma Berlusconi ha comunque avuto modo di apparire in televisione, su due reti locali, Laqtv e AltoAdigetv. «Mi sto concentrando sulla partecipazione alle trasmissioni televisive – ha spiegato a quest'ultima – Se invece dovessero veramente ridurre questa possibilità a poche presenze penso che farò un piccolo giro per l'Italia e in questo caso non mancherò nella vostra regione». Duro anche il consueto attacco al Professore: «Con la salita in campo, Monti ha rinunciato al ruolo super partes che gli era stato affidato mettendolo a capo di un governo tecnico sostenuto dalla maggioranza e dall'opposizione parlamentare». «Questa decisione che ha assunto – ha proseguito – mi è sembrata non coerente con l'impegno che lui stesso aveva divulgato a più riprese dicendo che non si sarebbe mai candidato e soprattutto in questo caso lui si candiderebbe contro le due forze politiche che lo hanno sostenuto per un anno al governo». Poi l'annuncio che il Pdl sta recuperando punti nei confronti del centrosinistra: «Credo che tutto il Pdl dopo questa parentesi nella democrazia, sia tornato alla sua prima fase, cioè a quella di Forza Italia, e stia riconquistando assolutamente credibilità». Alla televisione abruzzese Berlusconi è intervenuto invece su temi più locali, legati alle candidature alle elezioni regionali. E ha garantito che nel Pdl si farà pulizia nelle liste: «Le forze politiche devono ripensare a chi devono essere i protagonisti della politica regionale – ha spiegato – Non si può continuare a scegliere questi protagonisti tra chi fa la politica per mestiere, dovendo cavare dalla politica soldi per sè e magari farlo in una maniera disonesta, portando via soldi pubblici per il proprio personale interesse, come si e' verificato ultimamente con i casi Fiorito, Penati eccetera». «Da questo punto di vista – ha aggiunto – per quanto ci riguarda, noi presenteremo ad esempio in Lombardia come candidati consiglieri, dei personaggi che non siano mai stati consiglieri della Lombardia. Pescheremo soprattutto tra i sindaci che siano stati votati per la seconda volta, che quindi hanno dimostrato di avere lavorato per bene perché così hanno avuto la fiducia dei loro concittadini». Ma c'è stato spazio anche per le candidature a livello nazionale: «Per quanto riguarda le liste nazionali – ha spiegato ancora il Cavaliere – pescheremo il 50% dei candidati dal mondo del lavoro, delle imprese, tra i manager, professionisti, gente cioè che ha già un proprio lavoro, una propria professione una propria rendita e chiederemo a questi candidati di firmare un impegno, di non restare in politica per più di due legislature e anche a votare il dimezzamento degli emolumenti». Non sono mancate, nell'intervista, domande su terremoto e ricostruzione visto che proprio il Cavaliere fu il protagonista della fase dell'emergenza e della realizzazione delle new town. «Io – ha ricordato – proposi di costruire una "Aquila2" , una new town per quegli abitanti che avevano visto distrutta la propria casa, per gli altri invece il governo mise a disposizione finanziamenti per 12 mila ristrutturazioni. Sarebbe stato molto più facile costruire una new town, io tra l'altro vengo da un'esperienza come costruttore per averne costruite alcune importanti che sono ancora degli esempi per l'urbanistica a sviluppo orizzontale». «Sono stato insignito anche di un premio mondiale come realizzatore di questo tipo di urbanistica, ma ci furono delle resistenze che vennero da più parti, in particolare dall'amministrazione comunale dell'Aquila. Allora costruimmo case a tre piani che riuscimmo a consegnare alle famiglie che avevano perso la casa in meno di 5 mesi. Credo che sia stato un record assoluto a livello mondiale, in nessuna situazione colpita da terremoto, si è riparato con tanta velocità». Lui. Fra.