Alfano contro Monti: «La sua "salita" è un'alleanza con la sinistra»
Èla prima reazione del segretario del Pdl Angelino Alfano alla conferenza stampa di Mario Monti nella quale l'ex premier ha annunciato di candidarsi alla guida di una coalizione di centro. In mattinata, invece, l'ex ministro della Giustizia aveva parlato della composizione delle liste nel Pdl. Una «partita» difficile, nella quale gli uomini del Cavaliere dovranno usare attentamente il «bilancino» per mettere insieme i candidati uscenti e i nuovi. «Non è ancora maturo il tempo di fare degli annunci, ma a giorni saremo nelle condizioni di dire i primi nomi che verranno fuori dalla società civile – ha detto il segretario, ospite a Radio Anch'io – Le candidature saranno individuate per i curricula e i meriti, ovviamente noi confermeremo i più bravi tra i parlamentari uscenti e faremo delle innovazioni che prevederanno anche coloro i quali si sono distinti all'interno delle amministrazioni locali e regionali». «Nel Pdl sta andando bene – ha proseguito – perché sta andando nella direzione di un recupero elettoralmente significativo e poi, al dunque, sta emergendo anche in questa campagna elettorale che solo Berlusconi e Popolo della Libertà vogliono e possono battere questa sinistra». «Gli altri, invece – ha spiegato – possono solo aiutarla nel caso in cui la sinistra dovesse vincere in modo insufficiente o nel caso in cui Bersani dovesse litigare con Vendola. Questo ruolo di aiuto è quello che forse si sta ritagliando il centrino di Monti, che è in fase nascente». Ma in ballo c'è anche l'accordo con la Lega. Il Pdl è in pressing sul Carroccio per arrivare a un'alleanza in Lombardia da «esportare» poi anche a livello nazionale. Ma per il momento gli uomini di Maroni non sembrano voler accettare. «Non abbiamo ancora avviato nessuna trattativa sul programma che sarà determinante – ha sottolineato Angelino Alfano rispondendo a Roberto Maroni che ha spostato l'attenzione dell'alleanza sul programma e non più sul veto a Berlusconi – Confidiamo che l'accordo con la Lega si possa realizzare sia sugli uomini che sui programmi. Crediamo che quella sia la strada del successo in Lombardia e di una clamorosa rimonta a livello nazionale».