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Berlusconi show tra bizze e attacchi

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Si infuria con Giletti che gli fa domande, replica a Monti, insulta Fini e Bindi: «Gianfranco nelle fogne, l'altra non dico dove». Poi ribadisce: al primo Cdm via l'Imu

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Berlusconinon ha gradito affatto le parole che Monti in mattinata gli aveva rivolto per criticarlo e, ospite all'Arena di Massimo Giletti su Raiuno, si è lasciato andare a commenti sopra le righe. Sia nei confronti di Gianfranco Fini, sia verso Rosy Bindi. Ma quello che ieri è diventato un tormentone sulla rete e nelle televisioni è stato soprattutto la sua minaccia di andarsene dalla trasmissione davanti a uno sbigottito Giletti che lo aveva interrotto per fargli domande. «Mi lasci svolgere velocemente il mio ragionamento» è stata la prima reazione infastidita del Cavaliere quando il giornalista della Rai ha dato la parola a Massimo Franco, editorialista del «Corriere della Sera» che ha criticato l'ex premier per la frase «lo spread è un imbroglio». Qualche minuto dopo Berlusconi ha perso di nuovo la pazienza: «Dottor Giletti, se lei mi interrompe sempre io posso anche smettere di parlare. Scusi, se svolgo un ragionamento e non mi lascia farlo...». Poi la tensione è salita ancora e il Cav ha alzato la voce: «Se lei mi interrompe me ne vado. Eh no, la saluto e me ne vado, dottore. Non si può parlare così di una cosa importante. Siamo in campagna elettorale e se lei non consente al leader di quella che voi dite sia l'opposizione di spiegare pienamente agli elettori, che ascoltano, come stanno le cose, allora è inutile che venga qui in una trasmissione come la sua». Giletti è rimasto tranquillo, ha tenuto «il punto» sulla necessità di fare domande e alla fine è riuscito a fare restare l'ex premier. Concedendosi solo una frecciata a Barbara D'Urso che aveva ospitato Berlusconi nella sua trasmissione su Canale 5: «È abituato alla Barbara D'Urso della settimana scorsa. Lei è uno sportivo lo sa che si deve fare il match, mi faccia fare le domande». Il Cavaliere ha stretto i denti, ha ingoiato il rospo e si è riseduto. Ma a fine intervista ha voluto replicare. Scherzando, ma non troppo: «Barbara D'Urso non è soltanto bella, ma è anche molto brava e gentile». Più tardi, Massimo Giletti ha dato la sua spiegazione dello scontro: «Berlusconi si conferma un animale tv e anche se ci sono stati momenti di tensione penso che alla fine possiamo dirci soddisfatti. È arrivato già molto teso, nervoso e all'inizio ha reagito male alle domande. Sarebbe stata una sconfitta per me se se ne fosse andato. Lasciando perdere l'orgoglio personale io rappresento la Rai e ho un dovere di non far accadere una cosa come quella, un'«Annunziata 2» non sarebbe stato bello». Ma ieri è stata la giornata in cui lo scontro fra Berlusconi e Monti ha raggiunto il livello più alto di violenza. Mai i due si erano scambiati accuse così dure. E mai come ieri il duello è stato giocato tutto nel campo televisivo. Con continui botta e risposta a distanza dagli schermi di varie trasmissioni. Ha iniziato in mattinata il premier – nel discorso trasmesso in diretta da quasi tutte le tv – spiegando di «fare fatica a seguire la linearità del suo pensiero quando si tratta di apprezzamenti e di critiche al governo». E giudicando folle l'idea – che è uno dei leit-motiv della campagna elettorale del Pdl – di togliere l'Imu sulla prima casa: «Chi verrà dopo dovrà metterla doppia». Parole alle quali il Cavaliere ha reagito con altrettanta durezza: «Monti è umanamente gradevole ma è un professore. Non è mai stato nella trincea del lavoro. Di errori questo governo ne ha fatti troppi. Ad esempio non abbiamo capito perché abbia voluto anticipare le dimissioni. Per noi non era necessario, avevamo solo espresso la nostra nuova posizione sul Governo. Comunque questo è avvenuto. Ma non è un dramma, abbiamo solo anticipato di qualche settimana la fine della legislatura». E ancora: «Per chi è stato onorato di ricevere l'onorificenza di senatore a vita, dopo il tempo del governo dei tecnici che gli è servito anche da palcoscenico, utilizzare questa carica sopra le parti per essere invece protagonista del contrasto elettorale credo che sarebbe immorale». Per concludere con una frase in cui si è lasciato andare ad apprezzamenti sopra le righe verso Fini e Rosy Bindi: «Stanotte ho avuto un incubo. Ho sognato un governo con ancora Monti premier, Ingroia alla Giustizia, Di Pietro alla Cultura, Vendola alla Famiglia, Fini nelle fogne, e la Bindi non dico dove». Parole alle quali i diretti interessati hanno reagito in maniera differente. Il presidente della Camera ha risposto quasi con lo stesso tono – «Preferisco essere un incubo notturno di Berlusconi che un suo complice nel trattare l'Italia come un bottino da spartire o un bordello» – la deputata del Pd – che è stata più volte bersaglio di Berlusconi – ha preferito l'arma dell'indifferenza: «Lo lascio ai suoi incubi. Io sono impegnata adesso nelle primarie e poi per la vittoria del Pd alle elezioni». Sull'abolizione dell'Imu il Cavaliere ha ribadito di non essere disposto a indietreggiare di un millimetro: «Sono stato molto sorpreso perché quella di Monti è un'affermazione totalmente smentibile. L'Imu comporta tre miliardi di euro di introiti per le amministrazioni locali. Abbiamo pronto un disegno di legge che trova questi soldi in cinque direzioni: giochi, lotterie, tabacchi, alcolici e la birra. Quindi con altre tassazioni molto meno incidenti sulla vita delle famiglie riusciremo ad abrogarla». Insomma tra il premier e il suo predecessore ci sono ormai differenze enormi, distanze abissali. E una ricomposizione tra i due è ormai impossibile. Angelino Alfano ha chiuso ogni possibilità così: «L'atteggiamento di Monti oggi preclude ogni possibilità di collaborazione. Mi è sembrato un fare ed un dire ambiguo da vecchio politico».

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