Napolitano «libera» Sallusti
Ilpresidente della Repubblica Giorgio Napolitano, con decreto, gli ha infatti commutato la pena di 14 mesi di reclusione in un'ammenda di 15.325 euro. Era stato l'ex ministro Ignazio La Russa, da legale di Sallusti, a chiedere la grazia. È arrivata, sotto forma di una commutazione della pena e accompagnata da una riflessione del Capo dello Stato sulla necessità di intervenire legislativamente sul tema della diffamazione a mezzo stampa. Parole, quelle di Napolitano, che il direttore del Giornale ha subito commentato su Twitter. Si tratta, ha scritto, di «una chiara indicazione a magistratura e politica». «Ringrazio Napolitano - ha aggiunto -. Accetto la grazia, è un precedente. Deve valere per tutti i giornalisti». Già ieri sera Sallusti ha lasciato gli arresti domiciliari per tornare subito al suo posto di lavoro, in redazione. «È la vittoria per far sì che il Paese si possa dotare di una legge più liberale - ha detto -. Mi auguro che ce la possa fare il prossimo Parlamento». Ieri mattina il Capo dello Stato aveva ricevuto l'intero fascicolo di Sallusti, con il parere favorevole del ministro della Giustizia e con quello contrario, ma non vincolante, sulla richiesta di grazia da parte della procura generale di Milano. La decisione, è stato spiegato dal Quirinale, «nel rispettare le pronunce dell'autorita» tiene conto di entrambi i pronunciamenti. Ora la prossima legislatura dovrà evitare altri casi Sallusti.