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Indagati altri 37 consiglieri. C'è anche Rosy Mauro

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Sonotutti consiglieri o ex consiglieri della Lega e del Pdl, e si vanno ad aggiungere ai 22 che, nei giorni scorsi, hanno ricevuto un invito a comparire. Anche ai «nuovi» indagati verrà notificato nelle prossime ore un invito a presentarsi in Procura per essere sentiti dai pubblici ministeri. Il numero dei consiglieri indagati raggiunge così quota 62. E c'è anche la vicepresidente del Senato Rosy Mauro tra i nuovi indagati. L'ex leghista è stata eletta al Pirellone nel 2005 ed è restata tra i banchi del Consiglio fino al 2008 quando è approdata a Roma. Tra gli indagati risultano, secondo quanto emerge, anche gli ex consiglieri Renzo Bossi, Monica Rizzi e Giulio De Capitani. Nell'inchiesta che riguarda gli eletti nel 2005 e nel 2010 (i rimborsi all'esame della Procura vanno dal 2008 al 2012) non risultano invece indagati i parlamentari lombardi Mariastella Gelmini e Viviana Beccalossi, Enzo Lucchini presidente dell'Arpa dal 2010 e Franco Nicoli Cristiani, già indagato per peculato ma per la sua attività da assessore. Ironico il commento del governatore della Lombardia Roberto Formigoni: «E così oggi, primo giorno ufficiale di campagna elettorale, sappiamo finalmente dove sta di casa la corruzione in Lombardia. Sta tutta e solo nei consiglieri del Pdl e della Lega: 62 indagati su 62 fra consiglieri ed ex consiglieri». «E – ha proseguito – sappiamo anche che i consiglieri dell'opposizione, che hanno vissuto in questi anni con gli stessi regolamenti e le stesse leggi e hanno avuto gli stessi rimborsi, sono invece tutti innocenti». Formigoni ha detto di aspettarsi che i colleghi dell'opposizione facciano un gesto di minima responsabilità, autodenunciandosi. «A chi pensano di raccontare – ha detto – che i loro scontrini sono diversi da quelli della maggioranza?». Poi ha confermato quello che aveva già detto: «Chi realmente ha fatto un uso scorretto del denaro pubblico deve essere punito ed escluso dalla candidatura». «Ma – è la conclusione – va anche fatta chiarezza su tutte le persone implicate e non solo su quelle della maggioranza». Arrestato invece un consigliere regionale della Campania, Massimo Ianniciello, per presunta truffa aggravata ai danni dello Stato e peculato.

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