Il Colle avvia la pratica per la grazia a Sallusti

IlGuardasigilli ha immediatamente disposto la necessaria attività istruttoria, nell'ambito della quale dovranno essere acquisiti i pareri della Procura generale di Milano e del magistrato di Sorveglianza. Non appena ultimata l'istruttoria, il ministro Severino invierà al Presidente della Repubblica il fascicolo per le determinazioni di sua esclusiva competenza ai sensi dell'articolo 87 della Costituzione per l'esercizio del potere di clemenza. Di fatto, la macchina istruttoria è stata messa in moto e nelle prossime settimane da Giorgio Napolitano potrebbe già arrivare la decisione di concedere la grazia. Pareri positivi dal mondo politico: «È un segnale importante - ha commentato il sindaco di Roma Gianni Alemanno - che può portare in tempi rapidi alla fine della kafkiana vicenda di Sallusti, che si trova agli arresti domiciliari per scontare una condanna per diffamazione ricevuta per un'opinione espressa. Auspico fortemente che questa richiesta abbia un esito positivo». «È la soluzione più saggia - ha invece spiegato il leader di Api Francesco Rutelli - perché nella nostra Costituzione il provvedimento di clemenza è l'unica e vera soluzione per casi critici come la condanna al carcere di Sallusti, anziché l'adozione di norme ad personam che, inevitabilmente, incidono in modo poco meditato sull'ordinamento». Tra i commenti anche quello del diretto interessato, il direttore del Giornale Alessandro Sallusti: «Io non ho chiesto nulla, se il Presidente della Repubblica valuta la grazia è un segnale importante per tutti», ha scritto su Twitter.