Crosetto e Meloni vanno con La Russa: nasce Fratelli d'Italia
Dopogiorni di stop&>ò, il «gigant e la bambina», alias Guido Crosetto e Giorgia Meloni, hanno raggiunto un accordo con Ignazio La Russa per dar vita a un nuovo movimento politico, dal nome patriottico Fratelli d'Italia. Un nome rivendicato senza successo qualche mese fa dall'amazzone azzurra Michaela Biancofiore, perché già registrato (presso l'ufficio brevetti del ministero dello Sviluppo economico) il 22 ottobre scorso da un fedelissimo della Meloni, Marco Marsilio, per conto dell'ex ministro della Gioventù. Con una breve dichiarazione a Montecitorio Crosetto annuncia: «Io e Giorgia abbiamo deciso di unirci col movimento di La Russa, d'ora in poi faremo un percorso in comune». «È un'impresa difficile, a pochi giorni da Natale, dobbiamo raccogliere le firme, trovare la gente...», ammette l'ex sottosegretario alla Difesa, che ora dovrà formare una sua squadra in pochi giorni (col nocciolo duro proveniente dal suo Piemonte), da affiancare alle truppe della Meloni e alle forze in campo di La Russa (che può contare su 30 parlamentari, tra Camera e Senato). «Abbiamo deciso di fare un passo in avanti dando vita a un movimento che resta nell'ambito del centrodestra e che incarni valori come partecipazione, democrazia, merito», assicura Meloni, che conferma la scissione anche via Twitter: «È ufficiale. Io e Guido lasciamo il Pdl». Non è ancora chiaro se il nuovo soggetto si alleerà col Pdl per le politiche e se il candidato premier di Fratelli d'Italia sarà Silvio Berlusconi. «È una scelta coraggiosa e difficile senza un euro in tasca, vediamo che succederà, comunque non è uniziativa contro Berlusconi», taglia corto Crosetto, ma tutti scommettono che il neonato movimento farà parte della coalizione di centrodestra alleata con la Lega e guidata dal Cav. Pronti a seguire Crosetto dovrebbero essere i deputati Giuseppe Cossiga ed Enrico Costa che hanno aiutato l'ex sottosegretario alla Difesa a raccogliere le firme per la candidatura alle primarie pidielline, poi saltate. Corposa la squadra di La Russa, formata da 30 parlamentari, oltre a un cospicuo numero di consiglieri regionali, provinciali e comunali. Tra i deputati «larussiani» (oltre ai fedelissimi dell'area lombarda Massimo Corsaro, Viviana Beccalossi e Riccardo De Corato) ci sono: Pietro Cannella, Carlo Ciccioli, Edmondo Cirielli, Agostino Ghiglia, Tommaso Foti, Carlo Nola. Al Senato Alessandra Gallone, Achille Totaro, Alessio Butti, Filippo Berselli, Pierfrancesco Gamba, Giuseppe Milone, Antonino Caruso, Mariano Delogu, Alberto Balboni, Alfredo Mantica, Antonio Paravia. Potrebbe essere della partita anche la deputata alemanniana Paola Frassinetti. Meloni porta in dote un gruppo di fedelissimi, guidati dal leader dei Gabbiani, Fabio Rampelli (tra questi Marco Marsilio). Quanto al simbolo, oggetto di contesa fino all'ultimo, il nome «Centrodestra nazionale» creato da La Russa, è stato archiviato dopo appena un mese di vita, lasciando il posto a «Fratelli d'Italia», voluto dalla Meloni.