I «montiani» Pdl tornano con Silvio Caccia all'area del non voto
SilvioBerlusconi va avanti a tutta velocità con la sua strategia che dovrà portarlo alle elezioni del 24 febbraio cercando di recuperare quanti più voti possibili nell'area del non voto. È lì che il Cavaliere vuole pescare consensi per provare a ridurre lo scarto che ha con il centrosinistra. Per far questo Berlusconi farà una campagna elettorale di toni quasi «grillini» tutta contro il governo e la sua politica fiscale. Ieri è tornato a ripeterlo nell'intervista a Canale 5: via l'Imu sulla prima casa, basta con un regime di polizia fiscale, abbassare di un punto l'anno la pressione fiscale. E di nuovo l'appello agli elettori a non votare i piccoli partiti. Monti compreso, a questo punto. Specialmente ora che con il Cavaliere ora è tornata a schierarsi senza tentennamenti anche la parte del Pdl che aveva provato ad «agganciare» il Professore. «Dal premier, dopo la manifestazione di domenica a Roma non abbiamo più avuto alcun segnale – commenta deluso il senatore Andrea Augello – Invece mi sembra che vada spedito nella costruzione della lista di centro. Non credo che prenderà più del 10 per cento. Il tempo che gli avevamo dato per noi è finito. Adesso ognuno per la sua strada». Così, ricompattata quasi tutta l'area «montiana» – resteranno probabilmente fuori l'europarlamentare Mario Mauro e Roberto Formigoni – Berlusconi ha davanti l'obiettivo di mettere insieme quanti più alleati possibili. La partita con la Lega è ancora aperta ma intanto ieri ha cercato di stringere un accordo con la «strana coppia» Meloni-Crosetto. Cari Giorgia e Guido, ha detto ricevendoli a palazzo Grazioli, voi siete il valore aggiunto del Pdl, il futuro. Insieme possiamo farcela e puntare in alto. Non siamo contro di te – è stata la risposta – noi vogliamo qualcosa di nuovo, la gente è stanca, bisogna cambiare. Intanto è già pronto il nome della nuova formazione «Fratelli d'Italia» che dovrebbe provare ad unirsi con il «Centrodestra nazionale» di Ignazio La Russa. Ieri ci sono stati altri «abboccamenti» ma per il momento l'intesa non c'è.