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E Montezemolo raccoglie le firme

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Luca vede Monti e poi lancia il sito internet per avviare le sottoscrizioni La «benedizione» del premier è scontata ma resta il nodo della lista unica

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Intanto,al Senato, non si è ancora trovato l'accordo sul decreto che dovrebbe facilitare la raccolta di firme in vista delle elezioni Politiche. Poco male, ormai la macchina ha preso il via. Quindi, per evitare sorprese, meglio lanciarsi ventre a terra per arrivare preparati al momento in cui bisognerà presentare le liste. Ieri mattina Luca Cordero di Montezemolo è stato ricevuto a Palazzo Chigi assieme ai rappresentanti dei movimenti che dovrebbero comporre la coalizione montiana. Subito dopo, sul sito puoicontarci.org è partita la raccolta delle firme a sostengo della lista che verrà formata dal presidente della Ferrari e dall'attuale ministro per la Cooperazione Andrea Riccardi. Tutti e due, almeno stando alle dichiarazioni fatte finora, avrebbero già scelto di non candidarsi, ma la coincidenza tra le due iniziative (il faccia a faccia con Monti e l'immediata partenza della raccolta delle firme) hanno fatto capire che al di là della scelta personale, il Professore ha sicuramente «benedetto» la lista. «Vogliamo cambiare l'Italia - Contiamo su di te» è ciò che si legge nel «manifesto» che si trova sul sito «Verso la Terza Repubblica». «Verso la Terza Repubblica - continua il documento - promuoverà alle prossime elezioni una lista aperta a cittadini, associazioni e movimenti della società civile per il cambiamento del Paese. Impegniamoci già da oggi a sottoscrivere le liste elettorali nella circoscrizione/regione di residenza e diffondiamo l'iniziativa tra tutti quelli che come noi vogliono la nascita di un fronte della responsabilità e il rinnovamento della politica». E ancora, sotto il modulo per prefirmare online: «Per uscire dalla crisi italiana è urgente aprire una stagione di riforme di ispirazione democratica, popolare e liberale, legittimate dal voto di milioni di italiane e di italiani, in continuità con quanto di meglio ha realizzato il governo guidato da Mario Monti». Insomma è arrivato il momento di accelerare. Anche se i nodi da sciogliere non mancano. Ad esempio: visto che la legge elettorale non è stata modificata conviene presentare liste separate? Non sarebbe meglio un unico contenitore in cui far confluire montezemoliani, l'Udc di Pier Ferdinando Casini, Fli e eventuali transfughi del Pdl? E poi: come è possibile far stare insieme quella parte dei montiani che chiedono il rinnovamento totale e politici di lungo corso come Gianfranco Fini? Forse per questo Montezemolo e Riccardi, onde evitare di rimanere spiazzati sul traguardo, hanno deciso di cautelarsi. Loro ci saranno, in ogni caso. Così come ci sarà Oscar Giannino. Da ieri Fermare il declino è diventato ufficialmente una lista. E c'è anche il simbolo: una freccia bianca in campo rosso e la scritta «Fare», nuovo nome del soggetto che si candiderà alle elezioni Politiche e Regionali. «La politica in cui crediamo è fattiva, pragmatica, con poche chiacchiere e molti fatti - ha spiegato Giannino in un videomessaggio postato su Youtube -. Siamo quelli del Fare, perché è il momento di agire con concretezza per fermare il declino. In questa Italia in crisi, di cui vogliamo fermare il declino, c'è bisogno di chi sa, vuole e può fare. Agire per cambiare davvero un Paese che non va». Per questo, «dal successo del manifesto di Fermare il declino nasce oggi il soggetto che si candida alle elezioni».

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